Natale a Betlemme: “Il bene è già in mezzo a noi”
2021-12-24 15:51:58
Le campane e il canto del Gloria annunciano che è di nuovo Natale, soprattutto a Betlemme.
Un Natale che ancora deve fare i conti con le restrizioni dovute alla pandemia: niente turisti e pellegrini, ma quest’anno sono arrivati di nuovo alcuni cristiani da Gaza.
S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA
Patriarca di Gerusalemme dei latini
È già il secondo anno che Betlemme respira il Natale con un solo polmone, con i cristiani locali e senza i pellegrini... si può vivere anche con un solo polmone ma non si vive bene.
Vogliamo guardare gli aspetti postivi, perché Natale è anche il momento in cui dobbiamo guardare, nel Bambino, la speranza che viene in mezzo a noi, la presenza dei cristiani di Gaza, di una parte di loro, è un segno positivo.
HANI SABA
Gaza
Siamo felicissimi, le mie figlie non erano mai uscite da Gaza, non avevano mai visto Betlemme, finalmente siamo qui
Una luce di speranza in mezzo alle difficoltà.
S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA
Patriarca di Gerusalemme dei latini
Regali ne ricevo tanti, ma il più bello è stata la visita a Gaza. Lo sguardo dei bambini, la gioia di quei bambini, semplici, ma pieni di vita! È stato il regalo, il conforto più bello di quest’anno
La giornata di Natale a Betlemme è cominciata con l’ingresso solenne del patriarca di Gerusalemme dei Latini, S. B. Pierbattista Pizzaballa, la mattina del 24 dicembre.
SAMER AL ARAJ
Beit Sahour
Per Natale, sempre tutti gli anni, veniamo sulla piazza della Natività per l’ingresso del patriarca, tutti qua insieme per festeggiare, in questa festa dell’amore e della pace
L’accoglienza alla tomba di Rachele, il percorso attraverso la città vecchia accompagnato dagli scout, fino alla piazza della Natività, dove fin dal mattino si è radunata una piccola folla di fedeli. La voglia di far festa è grande, così come la gioia di ritrovarsi in questa città, in cui tutto è cominciato
NOUR GHRAIEB
Nazareth
Betlemme… perché è la citta dove Gesù è nato, qui sento la mia appartenenza religiosa, qui è successo qualcosa di grande
MUKHARRAM KHAMIS
Gerusalemme
Sono venuta qui per la festa del Natale, per festeggiare insieme ai miei fratelli cristiani . Veniamo a vedere la basilica della Natività, vediamo cose che non conosciamo: siamo entrati nella chiesa della Natività e abbiamo visto dove nato il Bambino. Festeggiamo insieme ai nostri fratelli cristiani.
Dopo il saluto ai fedeli per le strade di Betlemme, il patriarca Pizzaballa ha salutato le autorità e i frati francescani della Custodia di Terra Santa davanti alla Basilica della Natività, quindi ha fatto il suo ingresso in basilica per un momento di preghiera comunitario
S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA
Patriarca di Gerusalemme dei latini
Il messaggio che mi sento di dire, quello che ho nel cuore, è quello che ho detto alla mia comunità: guardiamo avanti con fiducia. Abbiamo l’estremo bisogno di sentire dai Suoi testimoni, soprattutto dalla Chiesa, che la parola di Dio si compie, che Gesù è ancora presente, che la speranza non è soltanto pensare che andrà bene ma è la certezza che il bene è già in mezzo a noi.
Ci si ritrova per la Messa della Notte, la Messa dell’annuncio che Dio si è fatto uomo.
Il patriarca ha presieduto la Messa nella chiesa di Santa Caterina, a fianco della Basilica della Natività. Presenti anche le autorità palestinesi, tra cui il primo ministro, Mohammad Shtayyeh. Non ha partecipato invece il presidente dell’Autorità palestinese Maḥmūd ʿAbbās. Nel vicino “Campo dei pastori”, la celebrazione del delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina, mons. Adolfo Tito Yllana.
Nel corso dell’omelia, il patriarca ha passato in rassegna le luci e le ombre di questo anno, auspicando giustizia e libertà per un popolo “stanco di attendere che gli sia concesso di abitare liberamente e con dignità nella propria terra e nella propria casa”.
S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA
Patriarca di Gerusalemme dei latini
Non di concessioni c’è bisogno, ma di diritti, e di porre fine ad anni di occupazione e di violenze, con tutte le loro drammatiche conseguenze sulla vita di ciascuno e della comunità in generale, creando relazioni nuove in cui regni non la diffidenza ma la fiducia reciproca.
Una convivenza possibile proprio alla luce del Natale
S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA
Patriarca di Gerusalemme dei latini
È vero, il male non cessa di infierire sulla vita dei più deboli e indifesi, ma la strada della pace è segnata, ed è ancora oggi la nostra strada. In quel Bambino è l’Amore che entra nel mondo, che rimane in ogni momento della storia, che è un’avventura senza fine e può cambiare davvero tutto. La Chiesa ci invita ancora oggi a riconoscere questo mistero che continua a manifestarsi fra noi
Le celebrazioni si sono chiuse con la processione alla Grotta della Natività. È stato proclamato il Vangelo della nascita di Gesù e il patriarca ha deposto una statua di Gesù Bambino nel luogo della sua nascita.
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San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.