Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

2024-11-19 13:44:49
MONS. NATALE ALBINO Segretario della Delegazione Apostolica a Gerusalemme e in Palestina e della Nunziatura Apostolica in Israele. Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco dell'undicesimo secolo, nato nel 1075 che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. Il Signore gli ha insegnato a ripetere continuamente Kyrie eleison. Oggigiorno tante persone hanno difficoltà a pregare e dicono di non avere tempo di pregare. Ecco questa preghiera della giaculatoria. La ripetizione continua Kyrie eleison è una preghiera facilissima da fare, perché è davvero veloce e poi condensa i grandi fondamenti della nostra fede, cioè Kyrie, la divinità di Gesù è eleison, la nostra miseria. Noi conosciamo i racconti di un pellegrino russo che sono del 1800 e che sono falsi perché raccontano di una storia creata diciamo da zero. Benché condensi la grande e la grande tradizione spirituale ortodossa. Invece, nel caso di Nicola Pellegrino noi stiamo parlando di una persona dell'undicesimo secolo che è realmente esistita. Mentre in Oriente ci sono tantissimi santi che hanno vissuto in questa maniera, praticando la preghiera di Gesù ogni giorno della propria vita, in Occidente, invece, San Nicola è l'unico santo che possiamo definire apostolo della preghiera del cuore. Questa esperienza profonda, benché piccolo, lo ha segnato e l'ha portata ovunque in Grecia e poi ha desiderato portarla anche in Europa. In particolare, all'età di 16 anni ha voluto iniziare un grande pellegrinaggio verso Roma per venerare le tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Una scelta decisamente singolare in quel momento perché, appunto, provenendo dal contesto greco ortodosso, è un percorso di fede che senza volerlo univa le due parti del Mediterraneo che si andavano, diciamo così,separando. Questo suo grande pellegrinaggio verso Roma lo ha portato a Otranto, e poi in altre città della Puglia, risalendo la quale egli è morto, a Trani, a causa delle percosse e delle difficoltà del viaggio e delle tante incomprensioni che ha patito nel suo girovagare. Papa Urbano II, Beato Urbano II, ha voluto canonizzato nel 1099 con una delle prime canonizzazioni della storia giacché, fino a quel momento, non era di competenza prettamente pontificia la proclamazione a Santo di una persona. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, della metropoli greca d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico; quindi, lo hanno ammesso anche al culto dei fedeli greco ortodossi. Si tratta di uno dei pochissimi santi ad essere venerati dai cattolici e dagli ortodossi dopo lo scisma del 1054. Quindi, senza volerlo, è diventato nella sua persona un segno di unità tra ortodossi e cattolici. San Nicola era un laico, morto a 18 anni, per cui ha dentro di sé tanti tanti elementi di originalità e la sua testimonianza ha tanto da dire anche ai pellegrini che oggi vengono in Terra Santa. Secondo le fonti antiche, i pellegrini che dalla Puglia si imbarcavano per raggiungere la Terra Santa, nel Medioevo, lo invocavano durante il tragitto, ma anche perché il suo stile di pellegrinaggio è molto indicativo anche per coloro che vengono oggi qui a Gerusalemme, in Terra Santa. La sua percezione del cammino era l'opportunità per camminare ad ogni passo e ad ogni battito con il Signore, pensando a Lui sempre e convertendosi a Lui in ogni momento della propria vita.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.