Dopo aver dato alla luce Gesù, lo avvolse in fasce e lo pose nella Mangiatoia.
2020-12-22 15:41:16
“Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”. Queste le parole di Papa Francesco nella Lettera Apostolica Admirabile Signum, sul significato e il valore del presepe.
Vi proponiamo uno “speciale pellegrinaggio”, con Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, insieme ai personaggi testimoni della nascita di Gesù. A fare da guida: i testi biblici, i dati storici e l'origine della tradizione secolare.
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"La parola presepio e’ una parola Latina, significa semplicemente mangiatoia e quindi sta ad indicare la Mangiatoia nella quale Maria, come racconta l’evangelista Luca, dopo aver dato alla luce Gesù, lo avvolse in fasce e lo pose nella Mangiatoia. Quindi e’ dalla Mangiatoia che poi ha preso il significato la rappresentazione della scena."
Le prime testimonianze storiche del presepe risalgono al III-IV secolo, ma il primo presepe nel senso moderno del termine, e’ quello inscenato da San Francesco d’Assisi nel Natale del 1223, nel piccolo paese di Greccio in Italia.
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"L’originalità di San Francesco e’ quella di aver fatto in qualche modo un presepio vivente, nel senso che a quella celebrazione partecipano i pastori, tutta la gente e allora, Tommaso Da Celano, che e' il primo biografo, dice che sembra che Greccio sia diventata un'altra Betlemme. In qualche modo si ricrea tutta intera la scena della nascita di Gesù a Betlemme, in questo piccolo paese della valle reatine in Lazio."
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"San Francesco chiede un permesso speciale per poter celebrare sopra il Presepe, sopra la Mangiatoia. In modo tale da poter vedere con i propri occhi quella scena che lui aveva visto un paio di anni prima quando era stato pellegrino qui in Terra Santa e poter celebrare l’Eucarestia sulla Mangiatoia, aiutava anche i cristiani di allora a comprendere il Mistero dell’Incarnazione e come Gesù si e’ fatto piccolo nell’ Incarnazione, cosi Gesù continua a farsi piccolo, per donarsi a noi nell’Eucarestia."
Sì, è vero, non c'è bisogno di tante parole in questa "nuova Betlemme" incastonata nel cuore dell'Appennino laziale - ha detto Papa Francesco nella sua visita a Greccio anno scorso per firmare la Lettera Apostolica Admirabile Signum-. "la scena che è posta sotto i nostri occhi – sottolinea Papa Francesco - esprime la saggezza di cui abbiamo bisogno per cogliere l’essenziale".
Nei racconti evangelici di San Luca e San Matteo, troviamo i primi personaggi.
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"I personaggi principali sono Maria, la madre di Gesù, Giuseppe, il padre putativo di Gesù, colui che lo introduce nella stirpe di Davide, e ovviamente il bambino Gesù che e; quello che e il personaggio principale. Poi nel racconto di Luca troviamo anche altri personaggi: troviamo ad esempio, i pastori e gli angeli; è l’evangelista Luca a raccontare che quando Gesù nasce, e viene deposto nella mangiatoia, diciamo più o meno contemporaneamente, non molto distante da Betlemme, nel Luogo che noi conosciamo molto bene, beit sahour, campo dei pastori, gli angeli appaiono ai pastori che stavano vegliando.: Vi annuncio una grande gioia; oggi per voi nella cita di Davide e’ nato un Salvatore e aggiunge anche l’angelo questo per voi il segno , vedrete il bambino deposto nella mangiatoia e sua madre."
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"E poi l’altra scena in cui compaiono i cori degli Angeli e quella in cui gli Angeli cominciano a cantare: "Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama", o agli uomini di buona volontà a seconda di come si traduca la parola usata dall’ Evangelista Luca. E quindi questi sono un po’ i personaggi che troviamo, e questi personaggi si muovono - potremmo dire - idealmente dal campo dei pastori, arrivano fino a Betlemme, fino al luogo dove Maria ha dato alla luce il bambino Gesù."
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"Sarà il Protovangelo di Giacomo, un Vangelo apocrifo, a dirci che Gesù è nato in una grotta e sarà la tradizione a ricordarci che e' nato in una grotta e non solo a ricordarcelo ma a dirci in quale grotta: la grotta che noi veneriamo come Grotta della Natività."
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"I pastori diffondono la notizia, e allora l’evangelista Luca aggiunge un particolare, che anche altra gente gioisce per questa nascita e noi già immaginiamo la scena del presepe, ambientata il giorno di Natale, e vediamo tutti questi personaggi che arrivano verso la grotta di Gesù."
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"In una delle raffigurazioni, forse la più famosa, quella del presepe napoletano, tutti i tipi professioni, di persone, di personaggi entrano e vanno verso il bambino Gesù. Questa non è sciocchezza; è una verità profonda, una interpretazione, un attualizzazione: sentito l’annuncio dei pastori, tutti noi, indipendentemente da quale sia il lavoro che facciamo, siamo invitati ad andare verso la grotta, verso la Mangiatoia, ed ad adorare il bambino Gesù che e' nato per noi come Salvatore e ci porta questa grande gioia, questa pace che solo Dio può portare a noi."
Fr.FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"L’augurio che il bambino Gesù possa entrare dentro le nostre case, come ha detto Papa Francesco durante uno dei suoi messaggi di Natale, l’augurio che Gesù possa essere deposto quest’anno non in un qualsiasi Mangiatoia, ma possa essere deposto dentro la Mangiatoia, che e’ la famiglia, oserei dire, dentro la Mangiatoia che e’ il cuore di ciascuno di noi, perché questo e' il modo più autentico di fare natale.
L’augurio di natale per coloro che ci seguono attraverso il CMC, a ciascuno e ciascuna di no, e' che riusciamo ad accogliere quel bambino e riusciamo noi stessi a diventare quella culla vivente che lo accoglie e che lo comunica agli altri."
Nella seconda puntata : Nel racconto di San Matteo la presenza dei Re Magi che portano oro, incenso e mirra al Bambino Gesù. Papa Francesco restituisce alla Terra Santa un frammento della reliquia della culla di Gesù Bambino conservata nella basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.
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