La visita patriarca Pizzaballa a Gaza: “La loro fede mi dà forza”

2021-12-21 11:46:04
Il patriarca di Gerusalemme dei Latini, S. B. Pierbattista Pizzaballa, si è recato in visita a Gaza in occasione del Natale. Il parroco lo ha accolto il 17 dicembre al checkpoint di Beit Hanoun, al valico di Erez. S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA Patriarca di Gerusalemme dei Latini "Ogni anno la visita di Gaza è importante, e anche quest’anno è importante, innanzi tutto per rafforzare i programmi del patriarcato latino e per mostrare alla nostra comunità che ciò che stiamo facendo non è solo una soluzione temporanea, ma è un impegno che guarda anche al futuro". Da un quartiere all’altro, da una casa all’altra, la cura paterna del patriarca si è manifestata attraverso la visita ai parrocchiani, l’ascolto e l’osservazione attenti delle loro condizioni di vita. S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA Patriarca di Gerusalemme dei Latini "Il momento più bello della visita è l’incontro con le famiglie: è molto toccante, soprattutto quando si arriva a casa di famiglie povere, con problemi… È un momento molto importante per me, e vedere queste persone, in queste situazioni, la loro forza e la loro unità, questo mi dà forza anche nel mio servizio alla comunità cattolica del patriarcato latino". Nella sua visita, il patriarca ha incontrato anche i rappresentanti di alcune associazioni e istituzioni cristiane attive nella Striscia di Gaza. Tra queste, le Missionarie della carità, le suore di Madre Teresa, che anche qui sono al servizio dell’umanità più povera. SALY BULBUL Gaza "Queste istituzioni non servono solo i cristiani, ma tutta la società palestinese, in particolare la comunità di Gaza, indipendentemente dalla religione e dalla razza. Oggi siamo qui per continuare a costruire la convivenza con i nostri fratelli cristiani". S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA Patriarca di Gerusalemme dei Latini "La loro dedizione è meravigliosa! Qui sono quasi tutti musulmani, e attraverso il loro amore, vediamo quanto la comunità musulmana ama e sostiene questa istituzione, e quanto realtà come questa mostrino a tutti, in modo molto concreto, cosa significhi essere cristiani". P. GABRIELLE ROMANELLI, ive Parroco della parrocchia della Sacra Famiglia - Gaza "Come Chiesa cattolica latina abbiamo 134 fedeli, ma anche diverse opere aperte a tutti: tre scuole - la scuola del Patriarcato latino e la scuola della Sacra Famiglia, e quella delle suore del Rosario -, un centro per la formazione e l’educazione dei giovani, ospedali, la Caritas… Le suore di Madre Teresa si prendono cura di bambini e anziani con bisogni speciali, e c’è anche un progetto per i cosiddetti “Bambini Farfalla” nella Striscia di Gaza". Nella chiesa della Sacra Famiglia, i bambini della parrocchia hanno messo in scena uno spettacolo teatrale, raccontando la storia del Natale. È seguita l’accensione dell’albero di Natale. SANDY ANTON Gaza "La nostra gioia è ancora incompleta perché le nostre famiglie sono fuori dalla Striscia di Gaza, in Cisgiordania, e non abbiamo la possibilità di condividere con loro il Natale. Il Natale è il tempo dedicato alla famiglia e alla fede, e questo ci fa sentire l’atmosfera di festa. Condividiamo anche la gioia che vediamo nei nostri figli quando partecipano a momenti e attività che li rendono felici. La festa per me è la gioia dei miei figli, quando li vedo felici. Questo è il Natale per noi". S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA Patriarca di Gerusalemme dei Latini "Abbiamo cominciato un dialogo con le autorità, per permettere ai membri della comunità cristiana di Gaza di raggiungere almeno i territori della Cisgiordania. Spero che possiamo trovare una soluzione concreta, e su questo sono più positivo che in passato". Il patriarca ha concluso la sua visita pastorale con una Messa molto partecipata, nel corso della quale ha battezzato una ragazza della parrocchia. Un gesto che esprime l’attenzione e la cura pastorale del patriarcato latino per questa comunità, piccola ma molto viva.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.