Speciale Presepio – Seconda Puntata
2020-12-28 12:38:04
Nella prima puntata dello “speciale pellegrinaggio” con Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, abbiamo incontrato i personaggi testimoni della nascita di Gesù. Abbiamo avuto come guida i testi biblici, i dati storici e l'origine della tradizione secolare.
In questa seconda puntata seguiremo i racconti di san Matteo, e i Re magi che portano oro, incenso e mirra al Bambino Gesù. Papa Francesco restituisce alla Terra Santa un frammento della reliquia della culla di Gesù Bambino conservata nella basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.
Nei racconti biblici la presenza dei personaggi che portano regali al Bambino Gesù.
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
Poi naturalmente c’è un altro vangelo molto importante, ed è quello secondo Matteo, che aggiunge altri personaggi e altre presenze, potremmo dire. I personaggi che aggiunge Matteo quali sono? Sono i Magi, fondamentalmente. Arrivano a Betlemme, e l’evangelista Matteo questa volta non parla più di grotta, ma di casa: si trovano in una casa, e dice che quando i Magi arrivano provano una grande gioia nel vedere il bambino e sua madre. Si prostrano, quindi si piegano fino a toccare il terreno con la fronte, adorano Gesù e offrono tre doni che hanno un altissimo valore simbolico: oro, incenso e mirra.
La tradizione ha aggiunto alcuni particolari: nel Medioevo i Magi sono diventati Re Magi. E’ stato ripreso il contenuto di un Salmo che parla dei Re di Saba e delle isole che verranno portando doni: e allora la tradizione medievale ha preso questi sapienti, saggi, sacerdoti del culto di Zoroastro e li ha trasformati in Re. Cambia anche la raffigurazione: se prima avevano un cappello frigio, che è quel cappello fatto un po’ con la punta in avanti, dopo hanno la corona. Progressivamente si aggiungono anche altri elementi simbolici: diventano uno di carnagione bianca, uno con tratti asiatici e uno con tratti africani, per dire che tutti i popoli della terra sono venuti ad adorare il bambino Gesù.
Anche nell’ Antico Testamento troviamo le profezie con l´annuncio della nascita di Gesù.
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"Naturalmente ci sono degli altri elementi che entrano in gioco nel presepio: come ad esempio l’asino e il bue, che vengono ripescati da una profezia di Isaia, che verranno poi reinterpretati in epoca Patristica come due personaggi che rappresentano il popolo d’Israele e le genti pagane, per dire ancora una volta che tutta l’umanità è chiamata ad accogliere il bambino Gesù."
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"Di fatto, il presepio nasce mettendo insieme questi vari elementi e quindi raffigura non solo la scena del Natale del 25 dicembre, ma anche l’Epifania - che noi celebriamo il 6 Gennaio -, e quindi raffigura tutto il mistero dell’Incarnazione e lo rende visibile in forma semplice, comprensibile anche a un bambino: in questo modo, potremmo dire, trasforma il Vangelo in qualcosa di visibile, capace di suscitare partecipazione, emozione, gioia per tutti quanti noi.
Il presepe ha sempre bisogno di un personaggio in più, e quel personaggio in più è chi lo sta facendo, contemplando…anche fare materialmente il presepe dovrebbe essere in qualche modo un meditare sui singoli personaggi, un immedesimarsi nei singoli personaggi, e poi veramente un gioire e adorare il bambino Gesù e accoglierlo come Salvatore."
L’anno scorso, a Natale, la città di Betlemme ha accolto con grande gioia una reliquia della culla di Gesù Bambino conservata nella basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"Proprio l’anno scorso Papa Francesco ha voluto farci dono di un frammento di una di queste 4 asticelle, un frammento abbastanza grande, in un bel reliquario, e adesso noi lo conserviamo a Betlemme. Quando si svolgono le celebrazioni del Natale è esposto alla venerazione: già alla fine di novembre, la prima domenica di avvento, abbiamo portato la reliquia in processione e l’abbiamo esposta alla venerazione.
Sono tanti piccoli segni che richiamano la realtà dell’Incarnazione: quando parliamo di Gesù noi non seguiamo fantasie, favole, ma seguiamo un racconto che ci porta a contemplare la concretezza del mistero dell’Incarnazione, del Dio invisibile e infinito che si fa visibile e si manifesta in qualcosa di molto finito: un bambino piccolo che ha bisogno di tutto."
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