Dies Academicus dello SBF e EBAF in memoria di padre Marcel Sigrist, op.

2024-11-16 07:33:26
Il Dies Academicus dell’Ecole Biblique et Archéologique Française e dello Studium Biblcium Franciscanum (EBAF e SBF) si è realizzato nella Sala di Conferenze presso la chiesa di Santo Stefano a Gerusalemme. Una mattinata in memoria del Padre dominicano, Marcel Sigrist, del suo contributo allo studio e alla ricerca accademica. P. OLIVIER POQUILLON, op Direttore dell’École Biblique et Archéologique française di Gerusalemme Quando parliamo di Marcel Sigrist, parliamo innanzitutto di un frate domenicano, nato in Alsazia, nel nord-est della Francia, venuto a Gerusalemme dove ha lasciato il suo cuore. Marcel è stato un grande assiriologo che ha sempre lavorato in squadra e con grande umiltà. Aveva un innato desiderio di condividere la sua conoscenza e non tenerla per sé. Pertanto era spesso promotore di iniziative di ricerca, non solo nella sua disciplina ma anche nel campo biblico e archeologico. È la caratteristica dei grandi uomini condividere la loro umanità con tutta l'umanità. La prolusione è stata tenuta dal Prof. Uri Gabbay, dell’Università Ebraica di Gerusalemme, sul tema: “Il monoteismo biblico alla luce delle fonti dell'antica Mesopotamia”, argomento molto studiato dal Padre Marcel Sigrist. Dott. URI GABBAY Prof. di Assiriologia dell’Università Ebraica di Gerusalemme La Bibbia è stata scritta nel contesto delle antiche culture e religioni del Vicino Oriente, e naturalmente interagisce con queste culture e religioni. È in contatto con esse, ne conosce la letteratura; conosce naturalmente anche la religione con cui a volte si scontra, ne subisce influssi linguistici, e quindi, per comprendere il contesto della Bibbia, le circostanze storiche in cui essa è emersa, bisogna conoscere anche l'antico Vicino Oriente, e studiare le antiche culture del Vicino Oriente. È essenziale, ripeto, conoscere il mondo nel quale fiorì la Bibbia, e con cui gli autori della Bibbia entrarono in contatto. Sono più di dieci anni che l’École Biblique et Archéologique Française e lo Studium Biblicum Franciscanum organizzano insieme il Dies Academicus, frutto anche del lavoro di P. Marcel Sigrist. Fr. ROSARIO PIERRI, ofm Decano Studium Biblicum Franciscanum L’azione di padre Sigrist è stata fondamentale per la promozione della collaborazione tra le nostre istituzioni, l'ha sempre sostenuta. Nella presentazione è emerso il ritratto di una figura aperta, anche nella sua notevole produzione scientifica che tanti di noi hanno scoperto solo adesso. Lo sentivamo proprio come un vero confratello, sempre cordiale e accogliente. Nonostante il tempo di guerra, le due istituzioni non hanno mai interrotto le loro attività, e così nuovi studenti si sono iscritti ai cicli di licenza e dottorato di studi biblici e archeologici offerti dallo Studium e dall’École, nella terra del Quinto Vangelo. Fr. ROSARIO PIERRI, ofm Decano Studium Biblicum Franciscanum Per tutti noi è stata una gradita sorpresa che vi siano più iscritti rispetto all’anno scorso. Dietro questo risultato vi è la mano della Provvidenza, lo dico con tutta franchezza. Bisogna considerare, poi, che lo Studium è sempre più conosciuto, e credo che si stia facendo apprezzare per l'offerta formativa. Gli studenti hanno contatti con amici, colleghi, si scambiano esperienze, opinioni, perciò parlano dell’istituzione presso cui stanno studiando o hanno studiato, una vera e propria forma di pubblicità per lo Studium, il cui nome si va sempre più diffondendo.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.