Per la prima volta il sito archeologico della Custodia nella città di Magdala diventa luogo di celebrazione
2023-07-24 07:40:36
Per la prima volta il sito archeologico della Custodia di Terra Santa nella città di Magdala diventa un luogo di celebrazione. Nel 1889 la Custodia decise di acquistare qui un terreno suscettibile di contenere gli antichi resti di quella che si riteneva essere la casa della discepola di Gesù.
Il 22 luglio la comunità francescana della regione della Galilea ha celebrato la festa di Maria Maddalena proprio nel luogo della sua città di origine, a Magdala, sulla sponda occidentale del lago di Tiberiade. Memoria liturgica che Papa Francesco, con decreto del 3 giugno 2016, ha voluto rendere più solenne elevandola allo stesso grado delle feste che celebrano gli apostoli.
Fr. Francesco Patton che ha presieduto la Celebrazione ha ricordato anche Fr. Frederic Manns per descrivere il primo incontro tra Gesù e Maria di Magdala
Maria ci insegna almeno tre cose fondamentali – ha sottolineato il Custode nella sua omelia -: il valore della fedeltà, dell’amore e della testimonianza. È lei che accompagna Gesù fino a Gerusalemme, che rimane, sotto la croce, sul Calvario, fedele al suo Maestro, fedele al suo Signore. Ma soprattutto è lei – ha continuato Fr. Patton - che per prima incontra il Risorto davanti alla tomba vuota, divenendo la prima testimone della vittoria di Gesù sulla morte.
La celebrazione si è conclusa con una suggestiva processione della comunità e dei fedeli lungo un percorso che ha attraversato tutta l’area degli scavi archeologici dell’antica città dell’“Apostola degli apostoli.”
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
Di fatto i padri della chiesa – in latino – la chiamano “Apostola Apostolorum” cioè “l’Apostola degli Apostoli” colei che è stata mandata a coloro che poi saranno mandati nel mondo intero. Lei è la prima ad annunciare che Gesù è risorto.
Il Custode di Terra Santa ha parlato anche dell’importanza di questa iniziativa
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
Per me è importante questa giornata proprio perché è la prima volta che questo luogo diventa santuario, cioè un luogo santo. Un luogo è un sito archeologico se noi non ci troviamo più a celebrare, a pregare. Quello che abbiamo fatto oggi è in qualche modo stato far tornare questo luogo di incontro con il Signore, un luogo di preghiera e un luogo di celebrazione.
«Gli scavi che si sono succeduti, dagli anni ‘70 ad oggi – spiega fr. Tymoteusz Marszałek, Superiore della comunità e responsabile del sito archeologico della città di Maria Maddalena – hanno portato alla luce tutta l’area portuale che rende Magdala il più integro esempio di porto antico fino ad oggi individuato sulle rive del Lago di Galilea, con resti archeologici importanti che testimoniano la ricchezza di questa città. È anche emerso un grande monastero bizantino databile al V secolo, con straordinari mosaici, dove probabilmente risiedeva la comunità preposta al santuario dedicato a Maria Maddalena».
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
Credo che in futuro tantissimi pellegrini potranno venire qui e visitare questo frammento dell’antica città di Magdala. Quindi con oggi potremmo dire, questo torna ad essere non semplicemente un sito archeologico, ma un luogo santo, di preghiera. Spero che quelli che vengono qui facciamo la stessa esperienza che ha fatto Maria di Magdala quando ha incontrato Gesù per la prima volta.
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