Dominus Flevit: Un Dio che pianse per l’umanità

2023-03-09 12:36:43
L’otto marzo al Santuario del Dominus Flevit sono iniziate le peregrinazioni quaresimali dei francescani. Una tradizione antica per mantenere viva la memoria dei cristiani dei primi secoli: celebrare nei luoghi in cui si compirono gli avvenimenti della Passione. La Santa messa e’ stata celebrata da Fr. Alberto Pari, Segretario di Terra Santa e concelebrata dai frati della Custodia. Il Santuario del Dominus Flevit e’ stato costruito dall’architetto Antonio Barluzzi tra il 1953-1955 nel luogo che ricorda l’episodio evangelico in cui Gesù pianse su Gerusalemme. E del “pianto di un Dio che si e’ fatto carne” ha parlato, nella sua Omelia, Fr. Alessandro Coniglio, professore allo Studium Biblicum Franciscanum. Fr. ALESSANDRO CONIGLIO, ofm Professore Studium Biblicum Franciscanum - Gerusalemme “Il Dio che piange per noi è il Dio di Gesù Cristo, che si fa uomo e che condivide fino in fondo la nostra stessa condizione umana, perché è talmente coinvolto con la storia umana che non riesce ad essere ognuno di noi fino in fondo. Non guarda impassibile alla condizione miserevole dell’uomo peccatore, ma entra nella storia perché ha questa sollecitudine per il bene dell’uomo, al quale si è legato con un patto di eterna alleanza”. Anche oggi, davanti alla storia dell’uomo immersa in varie situazioni di peccato, Dio vuole richiamare a sé i suoi figli, attraverso il suo pianto. Fr. ALESSANDRO CONIGLIO, ofm Professore Studium Biblicum Franciscanum - Gerusalemme “Dio piange per il nostro peccato. Ma il nostro peccato assume mille forme diverse. In particolare possiamo pensare ai peccati sociali, pensiamo alla guerra, alle varie guerre nel mondo, pensiamo all’omicidio, all’aborto, pensiamo alle offese contro la vita umana in genere, all’eutanasia e gli attachi alla famiglia. Pensiamo a tutte le condizioni in cui personalmente come peccatori noi individualmente - e poi anche come società, ci siamo lasciati trascinare dal peccato, invece di rivolgersi a Dio che piange proprio perché è offeso da questo nostro peccato. Perché vuole chiamarci a sé attraverso il suo pianto”. Un percorso quaresimale che porterà ogni mercoledì, francescani, pellegrini e cristiani locali, a fare tappa nei Luoghi della Passione: dal Getsemani fino ai Santuari della Flagellazione.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.