Peregrinazione quaresimale : “il rifiuto degli uomini all’amore di Dio”

2023-03-23 12:10:23
“Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi” (Is 50,6). La cappella della Flagellazione ricorda il luogo in cui secondo la tradizione avvenne la flagellazione di Cristo. Qui nel XII secolo i crociati edificarono un santuario che, caduto in mano mussulmana, fu ridotto a stalla e poi trasformato in tessitoria. La Custodia di Terra Santa recuperò il luogo nel 1838 grazie ad una donazione del Duca Massimiliano di Baviera: lo restaurò e lo riaprì al culto. Nel 1929 la cappella fu magnificamente rinnovata dall' architetto Barluzzi. Ogni giorno pellegrini da tutto il mondo, iniziano la Via Crucis partendo da qui, per ripercorrere la via che portò Gesù al Calvario. Questa settimana le peregrinazioni quaresimali della comunità francescana fanno tappa in questo Santuario. La Santa Messa è stata presieduta da Fr. Giuseppe Gaffurini, Guardiano del Convento della Flagellazione e concelebrata dai frati della Custodia. Molti i religiosi e i pellegrini presenti. Fr. Alessandro Coniglio ha meditato, nella sua omelia, sugli avvenimenti accaduti in questo luogo: “contempliamo il Servo che vive una dolorosa opposizione da parte di nemici imprecisati, soffrendo il rifiuto dell’uomo che doveva naturalmente amare e ricercare Dio.” Fr. ALESSANDRO CONIGLIO, ofm Professore Studium Biblicum Franciscanum - Gerusalemme “La dialettica che si sviluppa nella storia umana davanti a questo Dio che non cessa di dimostrare il suo amore anche quando dall'uomo spunta questa sorta di rifiuto. Un rifiuto che è un mistero, ma che forse possiamo in qualche modo cercare di spiegare come il tentativo dell’uomo di rendersi autonomo da Dio. L’uomo ha ricevuto una libertà creata, cioè una libertà finita. Quando l’uomo cerca di dare alla sua libertà una dimensione infinita ma fuori da Dio, fuori del suo piano, vede Dio come un avversario, come un concorrente e allora probabilmente nasce questo rifiuto, questa sorta di blocco nei confronti di Dio. Ma il Figlio di Dio venendo da Dio, nell'umanità , è riuscito a fare recuperare quella comunione che l’uomo aveva infranto”. Ed e’ proprio Gesù che, nel suo ricercare l’uomo, si recava sempre in un luogo non molto distante da Gerusalemme, a Betania, alla casa dei suoi amici più vicini: Marta, Maria e Lazzaro. Meta di una delle ultime peregrinazioni quaresimali, qui i frati hanno celebrato due messe: una alla Tomba di Lazzaro alle 6.30 del mattino e l’altra in chiesa. La mattinata e’ poi proseguita fino alla cima del monte degli Ulivi: alla cappella dell’Ascensione e al Santuario del Pater noster.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.