Sulla “Via Dolorosa” seguendo l’Amore

2023-04-07 11:49:42
È una Città Vecchia con misure di sicurezza rafforzate, dopo gli scontri alla moschea di Al-Aqsa e le tensioni ai confini con Gaza e il Libano, quella in cui si snoda la Via Crucis dei frati della Custodia di Terra Santa, che come ogni anno, la mattina del Venerdì Santo, ripercorrono la Via Dolorosa a Gerusalemme. Una tradizione che i frati portano avanti dal XIII secolo, salendo dal luogo in cui la tradizione colloca il pretorio di Pilato, alla Basilica del Santo Sepolcro. Come ai tempi di Gesù, siamo nel periodo delle feste pasquali ebraiche, che quest’anno coincidono con quelle cristiane, oltre che in pieno Ramadan, e la citta è piena di pellegrini e turisti. La processione di frati e centinaia di fedeli si apre il varco nel mercato, scortata dalla Polizia, e ripercorre le 14 stazioni della Via Crucis, facendo memoria della Passione e morte che Gesù ha subito per salvarci e meditando sui passi di Gesù sotto il peso della croce. Fr. FRANCESCO PATTON Custode di Terra Santa “La Croce è un simbolo potente e per questo ha senso, anzi ha ancor più senso proprio nei momenti di difficoltà e quando si scatena la violenza, contemplare il Cristo in croce che muore per riconciliare l’umanità e anche il fare una pratica come la Via Crucis, cioè dichiarare pubblicamente che noi vogliamo seguirLo per questa via. Noi non vogliamo seguire chi semina odio, non vogliamo seguire chi semina violenza. Noi vogliamo seguire Gesù Cristo che ha seminato amore e che dando la vita ha preso su di sé il male del mondo e ci ha salvati”. La Via Crucis si chiude davanti all’edicola del S. Sepolcro, dove è custodita la tomba vuota, con la benedizione di Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, in attesa dell’annuncio della Pasqua.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.