In cammino verso Betlemme con i personaggi del presepe: i Re Magi
2023-12-06 07:28:50
Conferenza episcopale Latina della regione araba (CELRA) e Patriarcato Latino di Gerusalemme
Don GIUSEPPE SGAMBETTERRA
Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi (Italia)
Il Vangelo di questa domenica ci presenta la figura di Giovanni Battista che predica un battesimo di conversione. Egli quindi ci chiama ad immergerci nella conversione, nel cambiamento
Don GIUSEPPE SGAMBETTERRA
Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi (Italia)
Il termine conversione spesso viene frainteso. Si pensa che riguardi solo un cambiamento rispetto al modo di fare. In realtà ci parla di un cambiamento di mentalità, di un cambiamento nel nostro essere
Allora, scoprire le vie del Signore così come ci invita Giovanni vuol dire fare una vera e propria “inversione di marcia”.
Don GIUSEPPE SGAMBETTERRA
Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi (Italia)
E fu questa l’esperienza dei Magi che cercavano il Re dei Re ma chiusi nella loro mentalità lo cercano nei palazzi di Erode, lo cercano in mezzo alla ricchezza.
Scopriranno invece, quando ritroveranno la gioia della stessa che il Redentore, il Re del mondo, si trova invece nell’umiltà di una casa, in braccio a sua madre.
Don GIUSEPPE SGAMBETTERRA
Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi (Italia)
I magi arrivando a Betlemme diventano veri pellegrini, perché diventare pellegrini vuol dire uscire dal proprio mondo, vuol dire farsi stranieri alla terra. Così i magi scoprono che anche Dio si fa straniero, si è fatto straniero al cielo per venire a essere ospite e pellegrino in mezzo a noi.
Da questa esperienza i magi vivranno la loro conversione: infatti ci dice il Vangelo che per un'altra strada fecero ritorno. Vivono questa “inversione di marcia”, scoprono quale è la vera via del Signore, una via della misericordia, per il perdono dei peccati, la via del Signore che viene, viene a visitarci, che ogni giorno viene in mezzo a noi per vivere come straniero in mezzo agli uomini
LEANDRO LOPES
Pellegrino – Spagna
Il mio viaggio è cominciato in Vaticano a giugno. Poi sono andato nei Paesi Baschi francesi. Da lì sono andato a Lourdes, sono tornato a Madrid, e visto che c'era un'ondata di caldo sono andato a Stoccolma, in Svezia.
Sono tornato a Madrid e da lì sono arrivato al Santuario di Fatima. Nel Santuario di Fatima ho pensato che cosa fosse più giusto fare: andare a Santiago? A Gerusalemme? In quel tempo ho deciso di venire a Gerusalemme.
LEANDRO LOPEZ
Pellegrino – Spagna
D'ora in poi Dio dispone di qualsiasi cosa per me…perché, come diceva un prete, se vuoi far ridere Dio raccontagli i tuoi progetti... Ora non so dove mi porterà la Provvidenza.
Non mi sento un re magio, mi sento come un pastore che adora Dio tutta la notte perché a volte rimango sveglio tutta la notte ad adorare. Mi sento come un pastore che, sentito l’annuncio, come i re magi, si reca ad adorare Cristo!
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San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.