L’attesa è conversione - Vivere l’Avvento con i Padri della Chiesa
2023-11-23 10:59:09
Luogo: Grotta della nascita di San Giovanni Battista
Presentazione: Fr. ULISE ZARZA, ofm
Carissimi fratelli e sorelle,
il Signore vi doni la sua pace.
Proseguiamo il nostro cammino, in questo tempo di Avvento e ci prepariamo per la venuta del Signore.
Questo tempo di Avvento significa per noi intraprendere un cammino di conversione, di preparazione, per accogliere il Signore che viene. Siamo qui nella Grotta della nascita di Giovanni Battista, uno dei personaggi più importanti di questo tempo che precede il Natale. Viene presentato come la “voce d'uno che grida nel deserto: preparate la via al Signore”.
Ma che cosa vuol dire una voce che grida nel deserto e soprattutto come possiamo preparare una via al Signore che viene? In questo senso Origene, Padre della Chiesa del terzo secolo, che ha vissuto qui in Terra Santa, che ha visitato alcuni luoghi santi per poi stabilirsi definitivamente a Cesarea dove si è dedicato a studiare la Sacra Scrittura, a commentare la Parola di Dio, ci può aiutare a comprendere la figura di Giovanni Battista, e a vivere questo tempo di Avvento.
Per Origene, la voce rappresenta Giovanni, mentre la parola rappresenta Gesù.
In primo luogo, dice Origene, la voce arriva alle orecchie e dopo la voce, o meglio, insieme con la voce, arriva la parola. In questo senso Giovanni annuncia Gesù. Per Origene, Giovanni rappresenta la voce, mentre Gesù è la Parola, che viene insieme a questo annuncio, a questa voce.
A questo punto del nostro percorso, possiamo fare memoria di tutti quelli che hanno fatto la voce nella nostra vita e ci hanno portato la parola del Signore , cioè che ci hanno fatto conoscere il Signore Gesù attraverso l’annuncio.
Ma dobbiamo anche rinnovare in noi l’ impegno come battezzati ad annunciare, a diventare missionari e portare il Signore a tutti coloro che non lo conoscono.
Questa voce, continua Origene, risuona nel deserto della nostra vita e dice: preparate la via al Signore.
Ma quale via prepareremo al Signore?
Non si tratta certamente di una via materiale, dice Origene, ma bisogna preparare una via nell’interiore dell’uomo. Disporre nel nostro cuore delle strade dritte e spianate. “E’ attraverso questa via”, dice il Maestro Alessandrino, che è entrato il Verbo di Dio, che prende il suo posto nel cuore umano capace di accoglierlo”. È questo l'insegnamento che ci lascia allora Origene commentando il Vangelo di Luca.
Poi continua dicendo che il cuore dell’uomo è grande, spazioso e capace di accogliere la Parola, ma l’uomo deve anche impegnarsi perché questo cuore sia pulito e quindi deve preparare questa via al Signore, raddrizzando i sentieri affinché possano camminare in esso la Parola e la Sapienza di Dio.
Ecco in questo modo Origene ci insegna a prepararci per accogliere il Signore. Poi, a un certo punto, l’Adamantino ci esorta ad avere un comportamento degno del Signore, a dedicarci
alle buone opere, affinché il Verbo di Dio possa dimorare in noi, regalarci anche la conoscenza dei suoi Misteri e della sua venuta.
Più avanti Origene si chiede: a che cosa serve che Cristo sia venuto nella carne se non è venuto nella tua anima ? A che cosa serve che il Signore sia nato duemila anni fa, se adesso Lui non nasce, non vive in te, nel tuo cuore, nella tua vita?
Chiediamo che Lui venga, dice Origene, ogni giorno a noi perché possiamo dire come Paolo “ non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.
Quindi, per Origene la conversione è soprattutto fare spazio al Signore Gesù nel nostro cuore e nella nostra vita, assimilare, vivere la nostra vita con Lui e in Lui.
Allora questo tempo di Avvento implica questa preparazione, questo fare spazio al Signore nella nostra vita, questa conversione. E lo facciamo soprattutto ascoltando la sua Parola, ascoltando la voce di coloro che ci parlano e che ci annunciano il Signore.
Ed è questo che ci insegna Origene in questo tempo di Avvento.
Allora in questo tempo di Avvento con la Chiesa attendiamo il Signore e diciamo: Maranatha, vieni, Signore Gesù.
Vedi anche
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.