L'ingresso solenne del Custode di Terra Santa a Betlemme tra le restrizioni per il Coronavirus

2020-11-30 08:59:35
L'ingresso solenne a Betlemme di Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, ha acceso luci di speranza e fiducia, nonostante i problemi sanitari ed economici che affliggono tutta l’area di Betlemme. Il 28 Novembre il Custode, seguendo le regole dello “Status Quo”, è passato attraverso l'enorme porta di ferro presente nel muro che separa Gerusalemme da Betlemme, segnando cosí l'inizio delle celebrazioni natalizie. L’assenza dei fedeli è stata del tutto insolita, causata dalle misure di chiusura totale imposte dall'Autorità Palestinese come parte di un piano nazionale per contrastare la diffusione del Coronavirus. La partecipazione è stata infatti consentita solo alle autorità religiose e civili, tra cui il Ministro Palestinese del Turismo e dell’Antichità, Rula Maaya. Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa Noi sempre nei momenti bui, di fatica, di difficolta', andiamo ad attingere la luce dal Signore Gesu'. Sappiamo bene che qui a Betlemme come  in tutta la Terra Santa in questo momento la situazione è difficile, è cosi nel mondo intero a causa della pandemia, ma in questo momento la nascita di Gesu' porta luce dentro la nostra vita, porta speranza dentro le nostre comunità, e porta pace e gioia al mondo intero. Durante i vespri, subito dopo l'ingresso Solenne, Fra Francesco Patton ha acceso la prima candela dell'Avvento e nel suo discorso ha detto: "Ciò che alimenta la nostra speranza è il Signore Gesù Cristo, e noi siamo chiamati nel tempo dell'Avvento a sollevare le nostre richieste e a pregare". SUAD HANDAL Betlemme "Nonostante la drammatica situazione che stiamo attraversando continuiamo a desiderare di mantenere la speranza e la fiducia nella nostra vita. Questo è il motivo per cui consideriamo il tempo dell'Avvento e della nascita come un tempo di speranza e di salvezza: chiediamo al Signore che il periodo a venire sia meno gravoso, e preghiamo per la scomparsa della pandemia dal mondo intero." Il giorno successivo la Parrocchia di Santa Caterina ha celebrato la Messa della Prima Domenica di Avvento e la festa di Santa Caterina, presieduta dal Custode di Terra Santa. Fra Rami Asakrieh, parroco di Betlemme, ha citato nella sua Omelia le parole di Papa Francesco: "Come viviamo questo tempo sacro? Con l’impegno di capire dove i vuoti devono essere riempiti con il Signore, di rompere le montagne di durezza del cuore e di orgoglio che impediscono l’amore, e di creare spazi più grandi per il Signore Gesù". Fr. RAMI ASAKRIEH, ofm Parroco della Parrocchia di Santa Caterina – Betlemme "Il Signore Gesù Cristo ha trionfato sin dal suo primo giorno sulla terra: oggi stiamo vivendo un periodo in cui dobbiamo mettere da parte il male e il peccato, e dobbiamo solo avere fiducia in Lui per superare tutte le difficoltà, comprese le piaghe o le guerre, e tutto quello che fa paura." Con l'inizio dell’Avvento gli occhi dei cristiani di tutto il mondo si rivolgono alla città del Natale, con la speranza e la fiducia di uscire dalle paludi dell'angoscia e della pandemia, per celebrare l'alba di una nuova nascita!
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.