La “Domenica della palme” dei migranti e richiedenti asilo
2022-04-09 09:59:32
Il sabato precedente l’inizio della Settimana Santa, circa duemila tra migranti e richiedenti asilo prevenienti per lo più da India e Sri Lanka, hanno partecipato alla processione delle Palme, partendo dal Santuario di Beitfage sul monte degli Ulivi.
P. NICODEMUS SCHNABEL, osb
Vicario Patriarcale per i Migranti e i Richiedenti Asilo
“Queste persone ¬¬devono lavorare la Domenica delle Palme, domenica e’ per loro un giorno lavorativo. Quindi celebrano la Domenica delle Palme il sabato.”
La celebrazione e’ iniziata con una preghiera nella piazza del santuario di Beitfage.Il Vicario Patriarcale latino per I migrati e i Richiedenti Asilo, Padre Nicodemus Schnabel, salutando tutti I celebranti e i presenti, ha voluto sottolineare come “anche in mezzo alle circostanze difficili che si vivono in questi giorni, siamo qui oggi ad annunciare , nel nostro cammino, che Cristo è il nostro Salvatore e Re.”
Sulle orme di Gesù, ricordando il suo ingresso trionfale a Gerusalemme, I fedeli hanno danzato e cantato con i rami di palma: "Benedetto Colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli”.
ROSHIN
India
“Chiediamo la benedizione di Cristo su questa Terra Santa. Sono orgoglioso come cristiano di dire che amo Gesù”
SHANTY
India
“Gesù è con noi per sempre, è il Re”
La processione si è conclusa con la celebrazione di tre messe in diverse lingue: al Dominus Flevit in inglese per la comunità cingalese, in lingua Konkani presso la Basilica del Getsemani e in lingua Malayalam alla grotta dell’arresto.
I migranti e i richiedenti asilo lavorano soprattutto nel campo dei servizi alla comunità e sono assistiti dal Vicariato in tutti gli aspetti: dalla pastorale, alla formazione, fino ai Sacramenti. Sono parte integrante della Chiesa di Terra Santa.
P. NICODEMUS SCHNABEL, osb
Vicario Patriarcale per i Migranti e i Richiedenti Asilo
Queste persone sono , oserei dire come degli “schiavi moderni” che affrontano molte difficoltà , ma hanno la gioia e la forza della loro fede. Rimango sempre molto stupito di fronte a tutto questo tanto che penso che queste persone siano più vicine a Dio di quanto non lo sia come monaco e sacerdote!
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