I francescani percorrono il cammino dei discepoli di Emmaus

2022-04-18 14:48:46
Seguendo il cammino sinodale e ispirati dalla celebrazione della Manifestazione di Gesù Risorto ai due discepoli di Emmaus, francescani, cristiani locali, religiosi e pellegrini si sono riuniti per la Messa Solenne, nel Santuario dedicato a questo evento biblico, ad Emmaus Al Qubeibeh. Secondo le Scritture: “due discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 1Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. (…)Spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 2Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Fr. DOBROMIR JASZTAL, ofm Vicario della Custodia di Terra Santa "I discepoli di Emmaus hanno incontrato Gesù ma ad un certo punto Il loro cammino è stato oscurato dalla morte, dalla passione , dalla violenza inflitta al nostro Salvatore. Ed ecco scoraggiati, si sono diretti qua a Emmaus. Ma sulla strada incontrano Gesù, lo riconoscono nello spezzare del pane, accolgono la sua parola. E così diventano testimoni della sua resurrezione e del suo amore Nella nostra vita specialmente in questi giorni il nostro cammino è appesantito dagli orrori della Guerra, degli attentati , Da diverse forme di violenza. Ecco anche noi guardando i due discepoli di Emmaus dobbiamo fare attenzione a camminare insieme , a riconoscere Gesù e ad accogliere la sua parola. In questo modo anche noi diventiamo testimoni della resurrezione della vita nuova, rigenerata nel nostro signore e anche testimoni del suo amore verso il prossimo affinché ogni violenza, ogni guerra ci porti alla pace, alla vittoria del bene". Un atteggiamento di ascolto, come quello dei discepoli, è l’invito che il Sinodo rivolge a tutti, perché, come afferma Papa Francesco, “una Chiesa sinodale è una Chiesa che ascolta”. Nel Santuario della Manifestazione di Gesù, una bella immagine ricorda il momento in cui Gesù spezza il pane con i discepoli sulla via di Emmaus. Una condivisione che in questa celebrazione avviene attraverso la Parola e l'Eucaristia. L'Omelia è stata tenuta dal parroco latino di Gerusalemme, Fr. Amjad Sabbara. Fr. AMJAD SABBARA, ofm Parroco latino Chiesa di San Salvatore - Gerusalemme "Siamo a Emmaus, il giorno dopo la Pasqua, e qui abbiamo cercato di contemplare le priorità del Sinodo: la comunione. Questo è il momento migliore per la persona affinché rilegga la sua storia come storia della salvezza. Questo è quello che ha fatto Gesù nel cammino con i discepoli: ha sentito le loro lamentele, le loro aspettative, non avevano capito. Pensavano infatti che Dio potesse fare tutto secondo il loro modo: qui Gesù ha fatto capire che non avviene tutto in modo umano, personale ma che la scrittura va riletta. Qui tutto è stato preparato, profetizzato. La partecipazione nasce qui, dallo spezzare del pane, l’eucarestia, dalla rilettura della bibbia che fa scoprire il senso salvifico della nostra vita terrena e anche dal saperla condividere con gli altri". “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” Questo è il tema del Sinodo e che i francescani presenti ad Emmaus Al Qubeibeh, un villaggio la cui maggioranza della popolazione è musulmana, cercano di mettere in pratica ogni giorno Fr. ARTURO VASATURO, ofm Amministratore del Santuario di Emmaus "Oggi è la festa di Emmaus Al Qubeibeh che per noi è proprio importante perché viene il giorno dopo la Pasqua. F Incontriamo qui Gesù che vinee a rincuorare i 2 discepoli che erano scappati da Gerusalemme perché non si sentiva al sicuro. Quindi Gesù si fa vicino all'uomo che cammina in questa vita di oggi. Questo discorso fatto ai 2 discepoli è per me molto importante, per me che vivo qui in mezzo a tutti mussulmani , e solamente una famiglia cristiana". Dopo la condivisione della Parola e dell'Eucaristia, al termine della celebrazione, il gesto di Gesù di condividere il pane con i discepoli è stato compiuto dal Vicario della Custodia di Terra Santa. HOPPING JORDAN Pellegrina "È stata una giornata benedetta per me, e per queste persone qua Oggi la messa è stata bellissima. Siamo davvero felici".
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.