“Impatto”. La marcia francescana in Libano

2023-09-05 08:53:58
“Impatto”. È questo il titolo dell’edizione libanese della marcia francescana che si è tenuta alla fine di agosto. 65 giovani libanesi si sono messi in cammino e per soli 4 giorni hanno lasciato tutto per mettersi in dialogo con il Signore. Fr. JIHAD KRAYEM,ofm Responsabile Marcia francescana – Libano La marcia francescana in libano è diversa dalle altre. E’ infatti un po’ più corta, fatta in 4 giorni perché i giovani libanesi lavorano e non possono prendersi più tempo. Siamo riusciti ad organizzare la marcia malgrado tutto quello che i giovani libanesi stanno attraversando: problemi economici, di appartenenza, di paura per il loro futuro. S.E. Mons. HANNA RAHMA Vescovo Diocesi di Baalbak Ringraziamo il Signore. Questa è una bella attività. È un insegnamento culturale. Come gli Apostoli di Emmaus hanno incontrato Gesù durante il loro cammino, anche questi giovani hanno camminato, pensato e pregato insieme per incontrarlo A fare da sfondo la regione di Baalnek, nella famosa valle della Beqaa. Inata, Barqa, il santuario mariano di Bshwat, Der Alahmar, Buadi e Shlifa. Queste le tappe di un cammino difficile fatto di incontri, di preghiera, di riflessione Fr. JIHAD KRAYEM, ofm Responsabile Marcia francescana – Libano Una cosa che rende speciale la marcia in Libano è la partecipazione di tutta la famiglia francescane. La marcia in Libano non vede solo la partecipazione di religiosi e religiose di altre comunità francescane ma che tutti insieme lavoriamo per la sua organizzazione. I giovani nella marcia vivono diverse esperienze: la vita comune, insieme a religiosi e religiose ma sperimentano anche la vera gioia. Sono un’esplosione di gioia: ridono, ballano, cantano, camminano … tutti insieme. MIA MARIA SHABIB È la mia seconda marcia. Ci sentiamo come una sola famiglia, condividiamo un’esperienza, malgrado ognuno abbia il proprio bagaglio personale. E questo ci unisce e ci connette l’uno all’altro. La marcia insegna che nella fatica e nel dolore quando tutto quello a cui pensi è il peso dello zaino, o il male ai piedi, o quanto è difficile sia il cammino, è necessario fermarsi a contemplare non solo l’esperienza di quel momento ma anche guardare indietro e vedere il cammino che è stato fatto. Ci insegna, che malgrado le difficolta del momento, l'importante è ricordarsi di quelle che abbiamo già superato, grazie alla forza che nostro signore ci da. La marcia aiuta a comprendere che non solo il Signore è vicino a noi, ma anche la nostra comunità. Non siamo soli nel nostro cammino. Fr. JIHAD KRAYEM, ofm Responsabile Marcia francescana – Libano Una delle cose speciale che viviamo insieme, mandiamo i giovani a 2 a 2 o 3 a 3 in certi villaggi a fare esperienza di elemosina. Vanno nelle case del paese e chiedono la possibilità di cenare insieme alla famiglia. È un’esperienza forte che vivono. Una cosa che mi sorprende è che quando stanno andando, partono pieni di angoscia, tristezza, non sanno come fare, cosa vivranno l’esperienza. Ma la sorpresa sta nel vederli tornare, tutti pieni di gioia, entusiasti. Ciascuno racconta quello che ha vissuto come sono stati accolti, cosa hanno mangiato…. E questo è veramente bello!
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.