L’attesa di Mirna e Ramzi e il sostegno di Pro Terra Sancta per le spese del parto

2020-12-17 14:55:58
MIRNA KHEIR "Sto bene, ho solo un po’ di ansia, un po’ di tensione in vista del parto, ma per il resto tutto bene, grazie a Dio." La nascita di un bambino a Betlemme, pochi giorni prima del Natale, dopo i lunghi mesi di una pandemia di cui ancora non si vede la fine. L’attesa di Mirna e Ramzi si è fatta avanti passo dopo passo, in una città dove la vita continua ma i bisogni aumentano. MIRNA KHEIR "Ci siamo sposati il 28 febbraio. Si, proprio quando qui arrivava il Coronavirus. Quando ancora eravamo fidanzati sono andata con Ramzi a vedere la nostra casa, ed era in pessime condizioni. Da solo, pian piano, Ramzi ha sistemato la casa. E’ stato un bel momento in cui, insieme, abbiamo preparato la nostra casa e la nostra famiglia. Subito dopo esserci sposati, è arrivata la pandemia. Con le chiusure abbiamo perso il lavoro sia io che Ramzi che oggi lavora saltuariamente. Ma quando ho saputo di essere incinta, la gioia e l’emozione hanno riempito le nostre vite. A Natale la gioia sarà doppia, con la nascita del nostro bambino." Da 10 mesi a Betlemme non arriva nemmeno un turista dall’estero, per cui il problema principale oggi è la mancanza del lavoro. Per le giovani coppie - come Mirna e Ramzi - che si sono trovate improvvisamente senza entrate economiche, anche quella legata all’assistenza ospedaliera per il parto è diventata una spesa difficile da sostenere. VINCENZO BELLOMO Associazione “Pro Terra Sancta” Betlemme "Il nostro lavoro, come Associazione Pro Terra Sancta, in questi anni – e quest’anno in modo particolare – è stato quello di sostenere l’emergenza medica, e quindi dare alle persone la possibilità di accedere alle cure mediche. Soprattutto in cliniche private, perché purtroppo il sistema sanitario palestinese su molti aspetti è ancora molto carente. La nostra vuole essere una presenza di prossimità, di vicinanza agli altri: sappiamo che non possiamo risolvere i problemi delle persone, ma che possiamo essere vicini alla gente in un momento di bisogno." L’obiettivo è quello di garantire un parto sicuro sia per la mamma che per il suo bambino ma, in alcuni casi, alle famiglie vengono forniti anche latte e medicinali, o altri tipi di sostegno a seconda delle necessità. Si parte con l’incontro e l’ascolto delle persone che chiedono un aiuto, poi Naila va a visitare le loro case: comincia cosí un percorso che affronta insieme. NAILA NASSER Assistente Sociale Associazione “Pro Terra Sancta” Betlemme "La nostra missione è rendere le persone indipendenti: per cui devono condividere le spese, sempre…devono fare la propria parte. Sappiamo che la situazione non è buona, stiamo affrontando un momento veramente difficile, ma essere responsabili è importante. E’ il nostro obiettivo: vogliamo fare in modo che le persone non dipendano da qualcun’altro, ma siano indipendenti." MIRNA KHEIR "Auguro al mio bambino di crescere in una città in cui la pandemia sia solo un lontano ricordo, che il suo futuro sia migliore del nostro e che anche la nostra situazione migliori per poter assicurargli un futuro dignitoso."
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.