Il Giovedí Santo a Gerusalemme

2020-04-10 10:10:17
SPK1 00.00.19 Con una nuova apertura straordinaria delle porte della Basilica del Santo Sepolcro comincia nel cuore della città vecchia di Gerusalemme il Triduo Pasquale. La memoria dell’ultima cena di Gesù qui si celebra già al mattino presto, di nuovo con un numero ridotto di celebranti, ben distanti tra loro a causa delle misure anti-Coronavirus in vigore da giorni ormai. SPK2 00.00.30 UOMO IT Fr. SALVADOR ROSAS FLORES, ofm Presidente Convento Santo Sepolcro Questa è l’unica e grande differenza: il numero dei partecipanti. Perché le celebrazioni del giovedì, del venerdì, del sabato santo e della domenica della Resurrezione saranno sempre, sempre sempre le stesse. Saremo pochi, certo, ma quei pochi – soprattutto la comunità che abita proprio in questo Santo Luogo – saranno presenti come è stato durante tutti questi secoli - in nome della Chiesa Universale. SPK1 00.00.32 Le preghiere del mattino cantate quest’anno sono più numerose del solito a causa di alcune modifiche alla liturgia…poi il lavoro dei sagrestani rende ben visibile l’inizio di quelli che per i cristiani sono i giorni più santi dell’anno. Il colore dei paramenti cambia dal viola al bianco, si aggiungono fiori all’altare. SPK1 48 “Per mostrare la via che porta al Padre, Gesù lava i piedi ai suoi - ha detto nella sua omelia Mons. Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme – Ogni gesto d’amore, ciò che sarà fatto nello stile della lavanda dei piedi, vissuto nel servizio, nell’amore gratuito, nel dono totale di sé, sarà un gesto di vita vera e quindi infinito. In questi giorni - ha continuato Mons. Pizzaballa - siamo colpiti e feriti proprio in ciò che ci è più caro: le nostre relazioni umane. E in questo strano e doloroso momento possiamo forse leggere una chiamata a ripensare e a purificare le nostre relazioni familiari, a rifondare la chiesa domestica alla luce di questo Vangelo, che ci indica nel gesto di lavarsi i piedi il modo per guarire i nostri rapporti, la via per andare al Padre”. SPK1 00.00.26 Cancellato il rito della lavanda dei piedi, rinviata la benedizione del crisma, dell’olio dei catecumeni e dell’olio degli infermi…rimane, al termine della santa messa, la solenne processione con il Santissimo Sacramento, che per tre volte gira attorno all’Edicola del Sepolcro. Le pareti interne dell’Edicola sono state rivestite da stoffe e drappi per accogliere l’Eucaristia, che qui resterà per un intero giorno, custodita da un preziosissimo tabernacolo d’argento. SPK1 00.00.05 A chiusura della giornata la preghiera dell’ “Hora Sancta”, cominciata dal giardino del Getsemani. Spk2 00.00.45 UOMO IT Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa Che cos’è l’ “Hora Sancta”? Ricordiamo, nel racconto dei Vangeli, che Gesù dopo aver celebrato l’ultima cena nel Cenacolo insieme con gli Apostoli esce dal Cenacolo, attraversa la valle del Cedron - che sta qui sotto - ed entra in questo giardino, dove c’erano gli ulivi e un frantoio, dove lui anche altre volte si ritirava. Entra in questo luogo a pregare. I discepoli sono in un luogo a parte, poco distante da qui. Gesù prende con sè Pietro, Giacomo e Giovanni, e a questi suoi discepoli Gesù chiede: “Restate qui, vegliate e pregate insieme con me”. Spk1 00.00.15 Un’ intenzione di preghiera particolare quest’anno è stata riservata a coloro che in tutto il mondo sono colpiti dalla pandemia di Coronavirus: gli ammalati e le loro famiglie, i medici e gli infermieri, coloro che ricoprono ruoli di responsabilità nella società e nelle Chiesa. Spk2 00.00.13 UOMO IT Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa Preghiamo, in quest’ora santa, soprattutto per crescere nella capacità di fidarci di Dio Padre, ben sapendo che in quest’ora non è lontano da noi e non si è dimenticato di noi.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.