La Via Dolorosa: segnale di speranza per il mondo
2020-03-31 13:03:49
Questo è il cammino di dolore che, secondo la tradizione della Chiesa, Gesù ha percorso. Situato nella Città Santa, Gerusalemme, il tragitto è segnato da immagini e dai numeri delle quattordici stazioni. La passione che Nostro Signore visse qui oggi è ritratta in immagini e quadri posti sulle pareti delle chiese cattoliche di tutto il mondo.
Fr. CARLOS MOLINA, ofm
Direttore Casa Nova - Nazareth
“La tradizione orale di Gerusalemme riporta che in un primo momento fu la Vergine Maria a visitare i luoghi in cui suo figlio aveva sofferto, e soprattutto le visite dei primi cristiani in questi luoghi. La pellegrina Egeria - o Eterea, a seconda di come si voglia pronunciare il suo nome - parla del Santo Sepolcro e della sua visita, passando per il luogo in cui il Signore aveva sofferto la passione e il dolore. Così arriviamo a una data più precisa di come è nata la Via Dolorosa”.
In un tempo quaresimale segnato dall’insorgenza del Coronavirus possiamo unire il dolore dell’umanità ai dolori di Cristo.
Fr. CARLOS MOLINA, ofm
Direttore Casa Nova - Nazareth
“Come affrontare questo dolore, come affrontare questa passione? Accettando ciò che stiamo vivendo, riconoscendo il nostro errore, chiedendo perdono, facendo preghiere di riparazione per tutto ciò che abbiamo commesso. Conversione e nuovo inizio, guardando Gesù crocifisso e risorto come uomo nuovo”.
Nel suo percorso doloroso Gesù trova aiuto: il Cireneo che porta la croce insieme a lui, Veronica che gli asciuga il viso, le donne di Gerusalemme che piangono vedendolo passare e, naturalmente, sua madre Maria.
Fr. CARLOS MOLINA, ofm
Direttore Casa Nova - Nazareth
“Meditiamo su ciò che stiamo vivendo, questa pandemia di coronavirus che sta flagellando il mondo, gli esseri umani e le persone. Vogliamo meditare oggi la Via Dolorosa dinanzi a questa sofferenza, questo dolore, dinnanzi alla perdita di coloro che amiamo e a questo flagello mondiale che è la pandemia”.
Nella dodicesima stazione contempliamo la morte di Gesù; ma se lì sul Calvario, dove si trova la Basilica del Santo Sepolcro, Cristo terminò la sua via dolorosa, il terzo giorno resuscitò portandoci una solida speranza.
Fr. CARLOS MOLINA, ofm
Direttore Casa Nova - Nazareth
“La resurrezione di Gesù ci invita, davanti a questo dolore, a vivere, vivere, vivere: cioè amare Dio, fare la carità, vivere per perdonare e per donarsi, per amare e amarsi e per donare la vita al servizio dell’uomo”.
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