Le celebrazioni al Santo Sepolcro

2020-03-26 17:16:11
“In seguito all’evoluzione della situazione in Terra Santa noi, capi delle tre comunità alle quali la divina Provvidenza ha affidato la grazia e l’onore di far risuonare la lode di Dio nella Basilica del Santo Sepolcro e della Risurrezione, vogliamo comunicare che le celebrazioni delle tre comunità Greco-Ortodossa, Latina e Armena continueranno regolarmente”. La nota ufficiale è firmata da Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, Sua Beatitudine Teofilo III, Patriarca Greco Ortodosso di Gerusalemme e Sua Eccelenza Nourhan Manugian, Patriarca Armeno di Gerusalemme. “Tuttavia - continua la nota - per ragioni di sicurezza e per evitare il rischio di diffusione del contagio da Covid-19, verrà limitato a poche persone il numero dei partecipanti alle singole celebrazioni, e la Basilica sarà accessibile solo durante le liturgie. Vogliamo assicurare che all’interno della stessa Basilica continuerà regolarmente la preghiera delle tre comunità, che sarà anzi intensificata per chiedere al Padre Celeste la cessazione della pandemia, la guarigione degli ammalati, la protezione del personale sanitario, la saggezza per i Pastori e i Governanti e la Salvezza eterna di coloro che sono morti. Noi innalziamo questa preghiera proprio nel luogo in cui attraverso il sacrificio della propria vita sul Calvario e la Resurrezione dal Sepolcro il terzo giorno, il figlio di Dio unigenito e amato ha vinto il male, il peccato e la morte”. Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa “Il Santo Sepolcro tecnicamente non é chiuso…perché se fosse chiuso sarebbe chiuso anche il cortile antistante. Il cortile antistante fa parte del Santo Sepolcro, quindi il fatto che non sia transennato il cortile antistante è già un segno. Poi il Sepolcro rimane aperto per le celebrazioni, per le liturgie, ma ovviamente il tutto si farà con tutte le precauzioni necessarie." Solo pochi giorni fa - anche se con un numero ridotto di partecipanti - una delle ultime solenni occasioni pubbliche di preghiera all’interno della Basilica: quella che ogni settimana di quaresima si tiene nella notte tra il sabato e la domenica, in preparazione alla Pasqua. Si tratta di un rito raccontato già dalla pellegrina Egeria tra gli anni 384 e 386. I frati della Custodia di Terra Santa si riuniscono poco prima di mezzanotte nella Cappella del Santissimo Sacramento. La celebrazione inizia con l'ufficio delle letture. Quindi, un momento speciale è rappresentato dalla processione con l'Evangeliario attorno all'Edícola del Santo Sepolcro. Ogni domenica viene proclamato uno dei Vangeli della risurrezione, poiché questo è il luogo della tomba vuota, da dove è risorto Gesù. A presiedere la celebrazione Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa. Da qui, dal luogo per eccellenza della vittoria di Gesù sulla morte, sale la preghiera dei frati francescani. Fr. SALVADOR ROSAS FLORES, ofm "La comunità francescana del Santo Sepolcro vi sostiene con la preghiera, insieme alla preghiera del mondo in questo momento di difficoltà. Pace e bene!"
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.