Giovanna Repellini e l'architetto di Terra Santa: La Basilica della Trasfigurazione

2023-10-30 14:10:58
L’architetta Giovanna Franco Repellini, laureata a Venezia, svolge la libera professione a Milano nel suo studio privato: GFR Architettura. Da un pellegrinaggio in Terra Santa nasce per lei un incontro particolare: quello con la storia dell’architetto Antonio Barluzzi. Ha affiancato alla sua professione quella di scrittrice e pubblicista, tanto che nel 2013 scrive un'intera opera dedicata a colui che lei definisce: L'architetto di Terra Santa. Attraverso le sue parole scopriremo quello che tramite la costruzione delle Basiliche, soprattutto quella del Tabor e del Getsemani, ha potuto comprendere dei tratti personali del Barluzzi. GIOVANNA FRANCO REPELLINI Studio Architettura gfr- Milano "Ho scoperto durante il pellegrinaggio che l'architetto era sempre Antonio Barluzzi e così sono stata troppo curiosa di capire chi fosse, perché in Italia lui era sconosciuto completamente”. L’architetta Repellini scopre - grazie a delle ricerche sul campo - una serie di lettere e di disegni che apparteneva a Barluzzi. Non solo chiese: edifici, strade. Un uomo estremamente avventuroso, energico e alle volte stravagante - così lo descrive l'architetto - “si veda l’ospedale italiano a Gerusalemme è affascinante. Da una parte - continua - mezza Firenze costruita e dall’altra un maestoso edificio sovietico”. GIOVANNA FRANCO REPELLINI Studio Architettura gfr- Milano “Dopo la guerra va a Gerusalemme e lì riceve l’incarico sia del Tabor che del Getsemani”. Al Tabor, Barluzzi mette a disposizione tutte le sue conoscenze: 100 anni fa non esisteva nemmeno la strada. Le pietre usate per la costruzione della basilica provenivano direttamente dalla sommità del monte. La mano d’opera come gli artigiani, costruttori, falegnami e artisti sono stati invece portati dall'Italia. Ma Barluzzi fa anche altro: crea praticamente una officina dove insegnava alla manodopera locale araba le conoscenze necessarie alla costruzione della chiesa. Arch. GIOVANNA FRANCO REPELLINI studio architettura gfr- Milano Il desiderio del Barluzzi era di rappresentare con l’architettura il mistero divino, mostrando quel che c'era dietro. Lui è un simbolista fondamentalmente e faceva parte della cultura simbolista che poi si diffuse anche in Europa nella prima metà del 900’. La chiesa deve essere visivamente rappresentativa del Simbolo. E questo è già una cosa che lo rende particolare e diverso dagli altri. Non è soltanto uno che fa uno stile che al suo tempo andava di moda, ma è uno che cerca di rappresentare l’evento sacro. Il Tabor infatti ha una facciata tripartita - che rappresenta le tre tende, quelle che voleva fare Pietro quando raccontava sbalordito dell’evento della Trasfigurazione. L’altro elemento simbolico che si trova è la Luce a simboleggiare il Paradiso, l’ascesa alle volte mescolato all’ombra, che significa il dolore, il raccoglimento. GIOVANNA FRANCO REPELLINI studio architettura gfr- Milano In tutte le chiese lui gioca tantissimo con la luce e tanto è vero che il tetto del Tabor inizialmente si è pensato di fare con lastra di vetro. Barluzzi faceva anche i modellini dei suoi progetti e alle volte fotografava i suoi cantieri. Professionista scrupoloso, lui scrive molto delle sue imprese, persino i nomi degli artigiani, degli artisti e dei costruttori. Da Roma porta Rodolfo Villani a fare il cartone per tutti gli angeli e Monticelli come mosaicista. GIOVANNA FRANCO REPELLINI studio architettura gfr- Milano Poi c'è la vetrata in fondo, a me particolarmente cara. Comincia a lavorare con una ditta di Roma che si chiamava Cesari Picchiarini: la medesima che fa il vetro per il Getsemani ma anche la strepitosa vetrata della flagellazione, disegnata da Giulio Cambellotti, forse uno dei più importanti artisti italiani. Nel prossimo video: con l’architetta Repellini script iremo l’altro santuario costruito in contemporanea con il Tabor: il Getsemani, il luogo santo dove Cristo ha pregato il Padre, poche ore prima della sua passione.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.