Il raccolto delle olive fa incontrare ebrei, cristiani e musulmani!

2024-11-01 11:42:17
L'autunno è il tempo di un raccolto molto speciale per la Terra Santa: quello delle olive. È il momento in cui esse cambiano di colore, passando dal verde chiaro al nero, al viola, al verde scuro. E proprio a Gerusalemme, sul monte detto “degli ulivi”, nel convento e negli orti di proprietà delle Monache Benedettine, ci siamo incontrati con dei “contadini solidali” colmi di storie di amicizia e dialogo interreligioso. YISCA HARANI Ricercatrice ebraica di storia del cristianesimo Per me personalmente, questo è un luogo molto significativo perché qui ho praticamente iniziato la mia amicizia, la mia relazione attraverso il dialogo interreligioso. C'era qui una madre superiora che parlava ebraico e volevo che i miei studenti che studiavano il cristianesimo potessero fare un'esperienza. Sono ebrea, e insegno cristianesimo, ma ho sempre detto che non è sufficiente che io insegni il cristianesimo, devono incontrare un cristiano. Sr. MARIE Bénédictines de Notre-Dame du Calvaire Per noi ricevere questo aiuto è stata una benedizione su due livelli. La prima, molto concreta, riguarda il lavoro di raccolta, perché quest'anno, a causa della guerra, è mancata la collaborazione dei volontari francesi o italiani e dei tanti pellegrini che hanno l'abitudine di venire da noi in ottobre/novembre. E l'altra benedizione è che in realtà questa difficoltà ha stimolato gli incontri e fatto crescere l’amicizia. Quindi è un bene molto apprezzato che gli Israeliani vengano ad aiutarci grazie alla nostra amica Yiska. YISCA HARANI Ricercatrice ebraica di storia del cristianesimo Già durante la pandemia Covid, una delle sorelle mi aveva chiesto di venire, anche con mio marito, per aiutare perché non c'erano volontari. Ho chiesto: vuoi qualcosa di più oltre alla mia famiglia? Quindi ho portato la mia famiglia ma ho chiesto anche agli amici di venire. Ed è diventato un progetto perché molti altri Ebrei sono venuti in questo posto, felici di aiutare le sorelle. Quest’anno le sorelle hanno chiesto aiuto per la terza volta e noi siamo tornati in tanti e volentieri. Sul monte degli ulivi, si trova anche il cimitero più antico e più importante per l’ebraismo. Lì sono sepolti i bisnonni di Yisca e una volta, durante le feste ebraiche della memoria dei defunti, che coincidono con il periodo della raccolta delle olive, Ahmad ha visto Yisca da lontano pregare sulla loro tomba. Ha così scoperto che era molto vicina a quella dei suoi cari. YISCA HARANI Ricercatrice ebraica di storia del cristianesimo Per la madre superiora, però, era importante che io collaborassi anche con i musulmani che frequentano il convento e così sono nate molte altre amicizie, come con Ahmed, il loro giardiniere. Quel giorno ho ricevuto un'e-mail dalle sorelle, dicendo: Ahmad ti ha visto e ha capito che i tuoi bisnonni sono sepolti lì e prega per loro. Anche per noi oggi è il giorno dei morti. Abbiamo aggiunto il tuo bisnonno e la tua bisnonna alla preghiera delle anime di tutti i morti. Quindi ecco, un musulmano che lavora per le sorelle cristiane che pregano per i defunti e che sta pregando per le anime dei miei antenati ebrei. Dopo la commozione di queste vicende, che come l’olive hanno passato per un processo di trasformazione davanti al mistero della storia umana, sorge anche la domanda. Di qua dove vanno a finire le olive dopo che sono state raccolte? Sr. Marie, dice che i monaci cistercensi vengono a prenderle qui in convento, le selezionano e poi vengono trasformate in olio della migliore qualità, che poi viene venduto nei negozi dei monasteri. Sr. MARIE Bénédictines de Notre-Dame du Calvaire Il nostro olio è il migliore, perché viene dal Monte delle Olive e ha un’ottima reputazione e i nostri pellegrini vengono spesso a cercarlo. Lo mettiamo anche a servizio della tavola della nostra foresteria e del nostro monastero.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.