Il Terra Sancta Museum si arricchisce di oggetti d'arte palestinese

2021-06-21 12:36:14
La Custodia di Terra Santa sta moltiplicato gli sforzi per ampliare e promuovere il Terra Sancta Museum, museo che da sempre contribuisce a conservare il patrimonio culturale e storico della Terra Santa oltre che a rafforzare l'identità cristiana locale. Fr. STÉPHANE MILOVITCH, ofm Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Custodia di Terra Santa "Stiamo progettando di aprire la seconda sezione del Terra Sancta Museum che sarà divisa in due parti, due diverse aree a seconda della presenza cristiana in Terra Santa. La prima, la presenza cristiana attraverso i pellegrini, che è molto importante, e la seconda la presenza locale, cioè i cristiani che vivono in Terra Santa. Ci saranno quindi stanze dedicate all'artigianato fatto di madreperla, che è molto importante in Palestina, e altre all’abbigliamento e ai gioielli che sono molto importanti nelle tradizioni matrimoniali palestinesi." Grazie a recenti studi condotti dal ricercatore George Al-Ama, esperto di arte palestinese, verrà esposta una collezione di gioielli e abiti che esprimono l'antica cultura locale. GEORGE AL-AMA Ricercatore ed esperto di arte palestinese "Questi tesori appartengo al patrimonio culturale palestinese, e contribuiscono a documentare il rapporto della Custodia di Terra Santa con i palestinesi locali. Qui vediamo tre copricapi molto importanti uno dei quali veniva utilizzato nei villaggi intorno a Hebron e due a Ramallah. Sono pezzi unici di abbigliamento palestinese tra i più rari al mondo; ci sono solo dodici esemplari di questo tipo in tutto il mondo e tutti rintracciabili. Tra queste rarità abbiamo questo pezzo che è completo al novanta per cento: è un copricapo, risalente all’epoca ottomana, che chiamiamo “Wuqiyat Adarahem”, formato dai tremila ai quattromila pezzi d'argento. Nel passato, veniva dato alla sposa la prima notte di nozze dallo Sheikh “capo del villaggio”; ogni villaggio infatti ne possedeva uno." Durante la dominazione ottomana spesso le monete venivano usate nella creazione di gioielli e venivano cucite sui copricapi. GEORGE AL-AMA Ricercatore ed esperto di arte palestinese "Abbiamo anche una vasta e rara collezione di gioielli palestinesi realizzati in argento puro. C'è "Al-Baghma" che la donna palestinese indossava al collo, e “Al-Zinaq”, che era indossato sul mento e collegato con dei pezzi alla testa, attraverso la “Shatwa” della città di Betlemme. Abbiamo anche altri pezzi, come il cerchio che veniva posto sopra la “Shatwa”, e alcuni gioielli come orecchini e altri oggetti. Da esperto in questo campo ciò che ha attirato di più la mia attenzione è stato il lavoro meraviglioso, meticoloso e scientifico fatto dalle suore." Questi rari pezzi d'arte infatti sono stati restaurati dalle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, congregazione presente alla Grotta del Latte vicino alla Chiesa della Natività. Il Terra Sancta Museum mette in luce il profondo legame tra i fedeli locali e i pellegrini di tutto il mondo. Un legame che da un lato ha contribuito ad arricchire la storia della Chiesa locale in Terra Santa e dall’altro, a rafforzare quello tra le pietre vive e la Custodia Francescana di Terra Santa.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.