“La tomba vuota di Cristo: un nuovo inizio”

2020-04-11 13:11:46
Le campane a festa suonano nella Basilica del Santo Sepolcro sulle note del “Gloria in Excelsis Deo”. L’annuncio della Pasqua a Gerusalemme avviene la mattina del Sabato Santo. Davanti all’Edicola della tomba del Risorto, quest’anno, l’atmosfera è diversa. Non ci sono pellegrini, ma solo monsignor Pizzaballa e gli altri celebranti. “Eppure, per quanto possa sembrare strano – riflette l’Amministratore Apostolico – l’esperienza di questi giorni, segnati dal vuoto e dal disorientamento causati dalla pandemia, è la più vicina a quella vissuta dai primi testimoni della Resurrezione”. S.E. Mons. PIERBATTISTA PIZZABALLA, ofm Amministratore Apostolico Patriarcato Latino di Gerusalemme "Siamo senza i nostri punti di riferimento, è un po’ quello che hanno vissuto le donne e i discepoli in quel momento. Perchè il Maestro, Gesù, che era il loro riferimento, era morto. Solo dopo hanno capito che quel vuoto è stato l'inizio della nuova creazione, della nuova vita in Cristo Risorto." Nella Basilica in penombra, alla pietra dell’unzione, la benedizione del fuoco…la luce che vince le tenebre del mondo…il Cero Pasquale viene acceso con la candela che arde nel Sepolcro vuoto e la luce si propaga sulle fiaccole. La lunga e intensa liturgia ripercorre le meraviglie che il Signore ha compiuto per il suo popolo, a partire dalla Genesi. Accanto all’Edicola la liturgia del Battesimo, il rinnovo delle promesse, l’aspersione con l’acqua benedetta, l’augurio di una Pasqua che possa ridare speranza a un mondo ferito dall’emergenza sanitaria. “Non basterà solo il coraggio per far fronte all’annunciata crisi umana, sociale ed economica – dice monsignor Pizzaballa – serve uno sguardo trasformato dalla luce del Risorto”. S.E. Mons. PIERBATTISTA PIZZABALLA, ofm Amministratore Apostolico Patriarcato Latino di Gerusalemme "La tomba vuota di Cristo ci aiuta a leggere questi eventi non solo come la fine di un mondo, la fine delle nostre certezze, ma come l’inizio, un nuovo inizio…che dipende anche da noi, se sapremo attingere la forza, la vita e la speranza dall’evento che noi celebriamo, che è la Resurrezione di Cristo."
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.