Il Natale a Gaza tra gioia e chiusure
2020-12-29 10:52:50
P. GABRIEL ROMANELLI, Ive
Parroco Latino di Gaza
"La situazione a Gaza è molto strana. Ma nessuno può togliere la felicità e la gioia che viene da dentro."
La gioia e la fede nei cuori dei cristiani di Gaza non hanno lasciato il posto allo sconforto e alla frustrazione, nonostante le difficili condizioni economiche e sanitarie nella Striscia.
P. GABRIEL ROMANELLI, Ive
Parroco Latino di Gaza
"Celebriamo con il cuore e l'anima. Gaza in questi giorni vive condizioni molto difficili. Qui ci sono molte persone contagiate dal Coronavirus e la pandemia si è diffusa notevolmente. I cristiani di Gaza sono abituati a festeggiare intorno all’altare, in questo luogo sacro, ed ad andare a Betlemme, ma purtroppo quest'anno non sono stati rilasciati i permessi."
Quest’anno, a causa delle circostanze eccezionali, anche la tradizionale visita del Patriarca di Gerusalemme, Mons. Pierbattista Pizzaballa, è stata rimandata e le celebrazioni natalizie sono state limitate.
P. GABRIEL ROMANELLI, Ive
Parroco Latino di Gaza
"I cristiani di Gaza quest'anno vivono l'atmosfera natalizia con strani sentimenti, poiché possono festeggiare solo nelle loro case. Tutti i cristiani di Gaza sono abituati a celebrare in chiesa, nei monasteri, ed ad andare in visita alla città di Betlemme. Questa festa è molto importante per i cristiani non solo perché nasce Gesù, ma perché attraverso la Sua nascita porta salvezza a tutta l’umanità."
Nonostante le chiusure, la gioia del Natale ha riempito i cuori dei cristiani di Gaza, con la speranza che si possa presto tornare alla normalità.
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