Omni modo Christus Annuntietur
2023-01-16 08:30:21
Il primo libro, che ho comprato, è stato il Vangelo. Risparmiando piccole cose, da comprare al bar, per comperare il vangelo. Era già un segno per dire un giorno tu ti recherai nella terra del Vangelo, la Terra Santa
“Omni modo Christus Annuntietur “: “Purché Cristo sia sempre annunciato” in qualsiasi occasione, posizione, situazione. Una vita, quella di Padre Pietro Felet a servizio della terra di Gesù.
Fr. PIETRO FELET
Vivere in terra santa non è solamente bello, ma non è neanche facile. Il momento dell’invasione del 2002, dove la nostra casa religiosa si trova proprio alle spalle del palazzo costruito dal Presidente Yasser Arafat, che era piena di soldati, persone, della sicurezza palestinese e i carrarmati israeliani avanzavano. E tutti si sono rifugiati in casa nostra. E li bisognava prendere la situazione in mano e poter dirigere l’’insieme: 25 soldati, armati, non è facile tenere calmi.
Ogni vocazione è unica perché intrecciata con la persona, la sua storia, il suo carattere.
Il Signore ha pensato per ognuno di noi un progetto, un disegno ben chiaro per condurci alla piena realizzazione della nostra vita.
La vocazione di Padre Felet è nata con la chiamata del vescovo di Vittorio Veneto, in Italia. Al termine della Messa celebrata in un cementificio, il Vescovo gli ha detto “Ti aspetto in Seminario”. Era la festa del Sacro Cuore, il 21 giugno 1957
Fr. PIETRO FELET
“Il mese di settembre io ero già in seminario, iniziando la preparazione attraverso il seminario minore, gli studi classici per arrivare più tardi a seguire i corsi si filosofia e teologia nel Seminario Patriarcale di Gerusalemme, che si trova a Beit Jala.”
Betlemme, ma più di tutto la piccola Beit Jala. Quando un semplice “luogo” diventa casa…
Fr. PIETRO FELET
Mi sono chiesto: Perché anche tu non ti lanci nell’avventura del Vangelo?
Sono venuto in Terra Santa dove gli studi non erano facili: bisognava cambiare lingua, mentalità, abitudini ma posso dire che non mi è costato più di tanto!
Fr. PIETRO FELET
Arriva il giorno dell’ordinazione. E quel giorno, avvenuta alla dormizione, volevo scappare. Sentivo dentro una voce che mi diceva: scappa! Sei ancora in tempo nel dire no!
Rispetto umano, vergogna… mi sono fatto forza.
Al momento dell’imposizione delle mani del Patriarca Alberto Gori: una serenità, una pace che non ho mai dimenticato in vita mia.
La tensione, il conflitto tra il bene e il male, tra Dio e il diavolo, il tentatore, l’ho provato li.
E poi una volta fatta la scelta definitiva, tutto è tornato molto sereno!
Il Signore nella provvidenza conduce e ti fa fare tappe, che tu chiedi ma perché questo? Lo capisci più tardi, dopo aver dato la fiducia
Fr. PIETRO FELET
Dopo i due anni conoscevo tutta la gente casa per casa, nome per nome. Si era creata un’affinità…Non volevo andare in macchina, per poter incontrare la gente per strada e salutare; volevo bussare alla porta per veder la faccia delle persone: in chiesa si vedono in un ambiente, ma nel loro ambiente naturale è diverso… si era creata una buona intesa, una buona partecipazione e ricordo molto volentieri quelli momenti
Dalla Giordania, al Kuwait, all’ Italia fino alla Terra Santa … un pellegrinaggio di vita.
Ma “Tutto è collegato; c’è un filo rosso “. Cosi Padre Felet “lega” il suo lavoro amministrativo prima alla Nunziatura e poi all’assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa al suo amore per la Terra del V Vangelo.
Fr. PIETRO FELET
Le espressioni liturgiche, le norme possono cambiare ma siamo tutti figli della stessa chiesa.
E quindi ho preso questo come un’occasione per servire la chiesa di Terra Santa, che ho voluto solamente servire. Qualcuno potrebbe anche dire “Ma è anche un posto importante!”. L’importanza del posto non mi interessava, era il servizio alle persone.
È una chiesa che va amata, e rispettata per quella che e’: testimone del cristo risorto. Ci inchiniamo, entriamo in quella tomba vuota, ma il cristo risorto si trova là dove ci sono persone vive, autentiche e missionarie
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