"C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia." Lc. 2, 8-16 A circa 3 km dal centro abitato di Betlemme nella località di Siyar el Ghanam nei pressi del villaggio di Beit Sahour la tradizione cristiana confortata dalla campagna di scavi di padre Corbo agli inizi degli anni 50 colloca il campo dei pastori. Fr. ALVIERO NICCACCI, ofm Studium Biblicum Franciscanum "I pastori era una categoria disprezzata dal giudaismo perché dovevano stare dietro ai bisogni delle pecore piuttosto che vivere una vita ordinata secondo le prescrizioni della legge giudaica. Ma Davide stesso fu un pastore. Più o meno in quella zona possiamo immaginare un giovane pastore che da lì fu chiamato a governare, a essere il Re d'Israele. Sappiamo anche che nell'antichità il pastore era uno dei titolo del Re. Dio stesso viene chiamato pastore, 'Il buon pastore' ,Gesù, quindi una terminologia che nello stesso tempo indica piccolo ma evoca grandi cose." In questa città è sempre Natale. Ogni giorno è Natale nel cuore dei Cristiani. Read More