Cento anni fa nasceva la rivista Terra Santa, segno di speranza e inizio di un viaggio verso il futuro.
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
“Cento anni sono sempre un bel traguardo. Quando si tratta di persone, è un risultato eccezionale; se si tratta di istituzioni è un traguardo importante; per giornali o riviste, è un traguardo significativo”.
Per festeggiare questo importante anniversario, un gruppo di redattori e collaboratori della rivista è stato ricevuto da Papa Francesco in Vaticano, questo lunedì 17 gennaio. Composta da 44 persone, la delegazione guidata da Fr. Francesco Patton, esprimeva una varietà di provenienze nazionali e linguistiche.
L’udienza con il Santo Padre è stato nella Sala Clementina del palazzo Apostolico in Vaticano.
«Cento anni fa – ha detto Il Custode di Terra Santa, rivolgendosi al Papa – la nascita della nostra rivista fu un segno di speranza, e desideriamo che la rivista continui anche oggi ad essere un segno di speranza, raccontando i semi di bene seminati nei solchi oscuri della storia, in quella piccola porzione di mondo nella quale la storia umana è diventata storia di salvezza».
«Far conoscere la Terra Santa vuol dire trasmettere il “Quinto Vangelo” – ha detto il Papa nel suo discorso, cioè l’ambiente storico e geografico in cui la Parola di Dio si è rivelata e poi fatta carne in Gesù di Nazaret, per noi e per la nostra salvezza. Attraverso i mezzi di comunicazione sociale voi potete arricchire la fede di tanti, anche di quelli che non hanno la possibilità di fare un pellegrinaggio nei luoghi santi. Potete far conoscere la gente che vi abita oggi, per cercare di costruire, in un contesto complesso e difficile com’è quello mediorientale, una società fraterna». Vi ringrazio perché, per raccontare la Terra Santa, vi sforzate di incontrare le persone dove e come sono. Infatti, per realizzare i vostri servizi, le vostre inchieste e le vostre pubblicazioni non vi limitate ai territori più tranquilli, ma visitate anche le realtà più difficili e sofferenti, come la Siria, il Libano, la Palestina e Gaza.
Al termine dell’udienza il Papa ha salutato personalmente tutti i presenti, donando a ciascuno una corona del rosario.
“Per tutti i mezzi di comunicazione della Custodia e per tutti i comunicatori della Custodia - ha sottolineato Fr. Francesco Patton - il messaggio del Santo Padre è un messaggio di incoraggiamento.”
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm
Custode di Terra Santa
"Dà un grande impulso perché nel suo stesso messaggio il Papa ci ha ricordato quanto sia importante che la comunicazione sia al servizio della fraternità e del dialogo, che ci sia questa capacità di consumare le scarpe per trovare anche le storie belle, positive da raccontare anche in mezzo a situazioni molto difficili come sono le situazioni che si vivono in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente".
A partire dallo storico pellegrinaggio in Terra Santa di Papa Paolo VI, nel 1964, la rivista ha documentato anche le visite successive dei papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco.
Nel corso della sua storia, la rivista si è sempre avvalsa anche del prezioso contributo di archeologi e biblisti dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, che - con un linguaggio accessibile - hanno avvicinato i lettori al mondo della Bibbia e delle scoperte archeologiche.
Fr. CLAUDIO BOTTINI, ofm
Decano emerito - Studium Biblicum Franciscanum
"Lo Studium Biblicum nasce tre anni dopo (la nascita della rivista) sempre per iniziativa di padre Diotallevi, il coraggioso Custode di quel tempo, e la Rivista ha avuto sempre un occhio sullo Studio Biblico. Si pensi che la prima notizia dell’apertura dello Studium appare proprio all’inizio del 1924 nella Rivista Terra Santa. Lo Studium Biblicum Franciscanum (SBF) ha sempre avuto biblisti per Antico e Nuovo Testamento, studiosi di patrologia, l’interpretazione antica delle scritture, così come docenti di escursioni bibliche, di geografia e storia biblica".
Una collaborazione che continua ancora oggi, con i nuovi professori.
Fr. ROSARIO PIERRI, ofm
Decano - Studium Biblicum Franciscanum
"Penso che la nascita della rivista Terra Santa e la nascita dello Studium Biblicum Franciscanum (SBF) siano connesse. È molto interessante leggere il primo numero della rivista Terra Santa, pubblicata nel 1921, in cui padre Diotallevi scriveva il programma, sulla prima pagina: il nostro programma è dunque semplice e ben determinato; è mantenere e cioè propagare la Terra Santa nel suo vero carattere di Terra di Dio, padre di Gesù, e anche della redenzione umana, del quale si conservano i venerandi luoghi che sono i nostri santuari. Per la coesistenza e difesa (di questi luoghi) hanno lottato e combattuto le generazioni di tutti i secoli che hanno tenuto sempre fisso lo sguardo su questa terra di Gesù, figlio di Dio".
L’interesse dei frati della Custodia di Terra Santa per l’archeologia ha permesso di scrivere pagine straordinarie nel campo delle scienze bibliche.
Per Fr. Eugenio Alliata “c’è una simbiosi perfetta tra l’inizio nella missione archeologica dello Studium Biblicum Franciscanum e la diffusione nella Rivista Terra Santa.
Fr. EUGENIO ALLIATA, ofm
Direttore Terra Sancta Museum
"Lo Studio biblico francescano è nato più o meno nella stessa epoca delle riviste, in seguito al movimento di prendersi maggior cura delle scoperte archeologiche e di approfondire lo studio sotto l’aspetto storico e archeologico. Perciò si può dire che lo studio biblico ha usufruito moltissimo della presenza di queste riviste, edite a Gerusalemme, per diffondere tutte le notizie che riguardavano le scoperte".
Sono particolarmente vivi, nella memoria di fr. Alliata, gli scavi del Monte Nebo, in Giordania, e il cantiere dove si formarono le prime generazioni di professori e studenti, diretti da padre Sylvester Saller e successivamente da Fr. Bellarmino Bagatti, da Fr. Virgilio Corbo e da Fr. Michele Piccirillo. Tra i nomi di spicco anche quello di Stanislao Loffreda. Sono stati loro a guidare gli scavi nei principali luoghi santi e santuari della Terra Santa.
Fr. EUGENIO ALLIATA, ofm
Direttore Terra Sancta Museum
"Dietro a tutti questi lavori erano presenti i professori dello Studium Biblicum Franciscanum: non solo come osservatori, ma molte volte come consulenti o anche addirittura direttori di certe parti dei lavori".
La rivista Terra Santa da 100 anni racconta il mondo dell’archeologia e delle sue scoperte nei principali luoghi di Terra Santa; racconta la vita dei popoli, delle loro culture e le loro sfide. E soprattutto testimonia la bellezza della Chiesa, in dialogo con le altre Chiese e religioni che abitano questa terra.
Il Messaggio di Natale del Custode di Terra Santa, Fr. Francesco Patton; la preghiera per la pace a Roma; il nuovo libro sulla storia delle origini del cristianesimo ed infine la festa ebraica di Hannukah.
Hanukkah, anche conosciuta come la "Festa delle Luci", è una delle principali festività ebraiche. Il giorno di Natale coincide con l’inizio di questa festa
L'11 dicembre, Piazza Santa Maria in Trastevere a Roma si è illuminata con candele della Fede e della Speranza durante una preghiera dedicata alla pace nel mondo, presieduta dal Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, insieme al Vicario della Custodia di Terra Santa, Fr. Ibrahim Faltas.
Il Santo Padre, Papa Francesco, ha nominato Padre Iyad Twal come Vescovo ausiliare per il Patriarcato latino di Gerusalemme e gli ha assegnato la Sede titolare di Siminina.
Il 13 dicembre, l’Università di Dar Al-Kalima, in collaborazione con la Missione Pontificia, ha organizzato un convegno presso il teatro universitario di Dar Al-Kalima a Betlemme per presentare il libro “Palestina, Culla del Cristianesimo: un’introduzione alla storia delle origini del cristianesimo dal primo al settimo secolo”.