Un percorso di otto giorni attraverso chiese e luoghi santi di Gerusalemme per celebrare la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Nella cappella del Calvario, nella Basilica del Santo Sepolcro, i greco-ortodossi hanno dato inizio a queste giornate di preghiere ecumeniche.
Davanti alla roccia dove Gesù fu crocifisso, le preghiere si sono levate al cielo come incenso!
L’itinerario è proseguito nella Cattedrale Anglicana di San Giorgio. Come in ogni chiesa, è stata proclamata e commentata la Parola di Dio.
Il tema della Settimana di Preghiera per l’Unità dei cristiani quest’anno è “Ricercherai la giustizia, null’altro che la giustizia”, così ogni giorno è stata fatta una riflessione su questo argomento.
Rev. HOSAM RAFA NAOUM
Decano Cattedrale Anglicana di San Giorgio
“Il tema vuole ricordarci ogni volta l’importanza e l’urgenza della giustizia, soprattutto qui a Gerusalemme, perché Gerusalemme è la città della pace, è il modello verso il quale vengono persone provenienti da ogni dove per vivere in unità e tranquillità. Come persone appartenenti alla famiglia di Dio. Spero che questa settimana per l’unità dei cristiani e le preghiere ci conducano a Dio. Saranno fonte di benedizione da qui, da Gerusalemme, dove la tomba è vuota, verso il resto del mondo. La giustizia può prevalere non solo a Gerusalemme, ma anche nel resto del mondo”.
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Anche la Cattedrale armena di San Giacomo, nella Città Vecchia, ha riunito i fedeli interessati a pregare per l’unità... la poca luminosità del posto e le canzoni intonate hanno favorito il clima di preghiera.
Padre SAMUEL AGHOYAN
Patriarcato Armeno di Gerusalemme
“Crediamo nella forza della preghiera, l’unità comincia con la preghiera, Dio ci aiuta, apre la nostra mente e il nostro cuore per accettare gli altri, le altre nazioni, le altre persone, le altre razze e quindi possiamo lavorare insieme in nome di Dio ed essere uniti. Per essere uniti è importante capirsi gli uni gli altri, avere il desiderio di accettare gli altri come nostri fratelli, il massimo possibile per creare una comunità in cui ci siano pace e amore. Questo è il motivo per cui Cristo è venuto al mondo”.
Nella giornata di martedì è stata la volta della Chiesa Luterana del Redentore di ospitare il momento di preghiera, occasione nella quale è stato messo in risalto che “come membri del corpo di Cristo, siamo chiamati a perseguire e incorporare la giustizia”.
La settimana è proseguita nella Chiesa di San Salvatore. Ha celebrato la liturgia il Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton, il quale, oltre a segnalare il valore della preghiera e dell’unità, ha messo in risalto la specialità di vivere queste giornate proprio in Terra Santa.
Fr. FRANCESCO PATTON
Custode di Terra Santa
“E qui in Terra Santa questo ha un risvolto tutto particolare perché in Terra Santa, se ci mettiamo insieme tutti - siamo una piccola minoranza - , però, se ci mettiamo insieme tutti possiamo offrire anche a ebrei e musulmani il senso più profondo dell’essere cristiani che è la carità”.
E in questa chiesa è stato celebrato anche il rito dell’aspersione.
Fr. STÉPHANE MILOVITCH
Custodia di Terra Santa
“Anche se siamo di vari riti, di varie culture, magari ognuno di noi è stato battezzato nello stesso modo, perché c’è il battesimo della chiesa, non ci sono diversi battesimi e quindi ognuno di noi è membro della Chiesa di Cristo e il fatto che ogni capo delle diverse Chiese venga ad aspergere tutta l’assemblea non è sono un gesto di folclore, è per manifestare che tutti noi siamo dello stesso battesimo e riconosciamo il battesimo degli altri e ci sentiamo proprio fratelli uniti a tanti pilastri essenziali”.
Ciò che ci unisce – ha aggiunto Fr. Stéphane, è molto più grande di ciò che ci divide.
Nel Cenacolo, che indica il luogo in cui si riunirono Maria e gli apostoli, i cristiani hanno invocato con un’unica voce la discesa dello Spirito Santo. Il momento di preghiera è stato condotto dai monaci benedettini dell’Abbazia della Dormizione del Monte Sion.
La settimana di preghiera prosegue nella Città Santa fino a domenica 27 gennaio e fino ad allora i momenti di preghiera avranno luogo nella Chiesa di Sant’Antonio, dei copti ortodossi, nella chiesa etiope ortodossa e nella chiesa greco-cattolica dell’Annunciazione.
Il Messaggio di Natale del Custode di Terra Santa, Fr. Francesco Patton; la preghiera per la pace a Roma; il nuovo libro sulla storia delle origini del cristianesimo ed infine la festa ebraica di Hannukah.
Hanukkah, anche conosciuta come la "Festa delle Luci", è una delle principali festività ebraiche. Il giorno di Natale coincide con l’inizio di questa festa
L'11 dicembre, Piazza Santa Maria in Trastevere a Roma si è illuminata con candele della Fede e della Speranza durante una preghiera dedicata alla pace nel mondo, presieduta dal Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, insieme al Vicario della Custodia di Terra Santa, Fr. Ibrahim Faltas.
Il Santo Padre, Papa Francesco, ha nominato Padre Iyad Twal come Vescovo ausiliare per il Patriarcato latino di Gerusalemme e gli ha assegnato la Sede titolare di Siminina.
Il 13 dicembre, l’Università di Dar Al-Kalima, in collaborazione con la Missione Pontificia, ha organizzato un convegno presso il teatro universitario di Dar Al-Kalima a Betlemme per presentare il libro “Palestina, Culla del Cristianesimo: un’introduzione alla storia delle origini del cristianesimo dal primo al settimo secolo”.