L’ingresso solenne del Custode Francesco Patton a Gerusalemme

2016-06-07 13:08:35
La Terra Santa ha un nuovo Custode: Fra Francesco Patton ha fatto il suo ingresso ufficiale a Gerusalemme, lunedì 6 giugno, diventando il 168esimo custode in carica. Come vuole una tradizione secolare, la prima entrata si è svolta dalla porta di Giaffa, luogo da cui storicamente pellegrini e visitatori accedevano alla città santa. P. ARTEMIO VITORES, ofm Custodia di Terra Santa “Questo è il punto dove si entra nel cuore di Gerusalemme. Le cronache dei pellegrini parlano sempre di questo ingresso. Almeno dal tempo dei frati, 1335-40, i frati già li raccoglievano qua”. Qui si è radunata una folla numerosa e variegata, che tra le note del canto “Lauda Jerusalem Dominum” e il suono delle campane in festa, si è diretta in processione fino al convento di San Salvatore, sede della curia custodiale. Ad aprire il corteo i kawas di tutte le chiese, seguiti dai frati francescani e dal nuovo custode, tra il Visitatore Generale fra Jakab Vàrnai e il Vicario Generale Fra Julio Cèsar Bunader. Dietro di loro i rappresentanti e i capi delle Chiese, i consoli generali insieme alle autorità civili e moltissimi fedeli. Il custode è stato accolto presso la chiesa di San Salvatore dal guardiano, padre Stéphane Milovitch. Dopo una preghiera, il saluto affettuoso con il Rev.mo Padre Pierbattista Pizzaballa e il canto del Te Deum il Visitatore ha pronunciato un discorso di ringraziamento al custode uscente e di benvenuto al nuovo: “gli auguro che possa prendersi cura dei fratelli perché cresca il desiderio di servire il Signore”, ha ricordato padre Jakab. Poi la lettura del decreto e il giuramento di padre Patton, fino alla nomina ufficiale: “Io Fra Jakab Varnai, Visitatore Generale, con l’autorità a me concessa dalle Costituzioni Generali dichiaro te, fra Francesco Patton legittimamente eletto come Custode di Terra Santa, Guardiano del Monte Sion e del Santissimo Sepolcro. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen” Subito dopo, il visitatore ha consegnato al neo Custode il sigillo della custodia. Dopo il canto a San Francesco, padre Patton ha preso la parola. P. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa “Sento la trepidazione nel cuore, perché mi rendo conto di essere un novizio in questa realtà e mi rendo conto anche della complessità e della delicatezza del compito che mi viene chiesto di svolgere. Sento anche una profonda fiducia perché credo fermamente che il sia il Signore il nostro custode!” Tra la commozione dei presenti c’è stato l’abbraccio fra i due custodi e poi l’atto di obbedienza fraterno di ogni francescano. Al termine della celebrazione i presenti hanno festeggiato Padre Patton e Padre Pizzaballa presso i locali della curia francescana.   P. JULIO CÈSAR BUNADER, ofm Vicario Generale Ofm “Pierbattista è stato sempre per noi un fratello molto coinvolto con questa realtà. Francesco Patton viene con un’esperienza molto bella anche di servizio dell’ordine come provinciale, come governo. E mi pare che darà continuità, con uno stile nuovo, diverso, come ognuno di noi, ma anche con una forza per rinvigorire un po’ la presenza della custodia e dei frati nella custodia di Terra Santa”. P. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa “Io confido molto anche nell’aiuto dei frati della custodia di terra santa. Io son venuto qui in primo luogo per loro e anche questo pomeriggio, quando ho ricordato il significato dell’abbraccio di pace, ho ricordato che l’abbraccio di pace noi lo riceviamo come gesto di accoglienza della fraternità nella prima professione e per me questo è come fare nuovamente la mia professione, di vivere il vangelo in obbedienza, senza nulla di proprio e castità in questa nuova fraternità. E questa da oggi, da oggi è la mia nuova fraternità”.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.