La notte di Betlemme - Natale 2013
2013-12-25 02:41:32
Quando scende la sera, la piazza della Natività cambia decisamente volto … e il rumore festoso della giornata cede il passo ad un’atmosfera più intima e raccolta …
E’ la notte di Betlemme.
Nella Basilica, ora chiusa, i francescani preparano la grotta, presso la mangiatoia.
Momenti intensi anche per chi vive accanto a questo luogo da anni o per chi, prima delle solenni celebrazioni, in questa notte speciale può sostare per qualche attimo qui in silenziosa preghiera …
Fuori piano piano la piazza si rianima …sono i tanti fedeli in fila per accedere alla Messa di Mezzanotte nella Basilica di Santa Caterina. 1500 i biglietti distribuiti.
"E’ talmente tutto bello e emozionante..che non abbiamo parole."
"E’ il posto di gesu’..il posto speriamo della pace anche, perche ho visto tanta sofferenza, e spero che questo sia una briciola in piu verso la pace."
"E’ la prima volta che mi trovo a Betlemme nel giorno di natale: sono venuto apposta..ho cercato di far coincidere le due cose..e’ un momento emozionante trovarsi nello stesso posto e nello stesso giorno nel posto in cui gesu’ e’ nato…e’ un emozione strana..non riesco a spiegarla..non so cosa succedera a mezzanotte…magari provero ancora piu emozione..."
"No non posso crederci…è un sogno che diventa relta…sono molto molto felice…Cristo è venuto qui..e perche e’ nato qui..ci deve dare la pace."
E’ questo il culmine della notte di Betlemme, la Santa Messa di Mezzanotte che comincia subito dopo l’ufficio delle letture.
Presieduta dal Patriarca Latino di Gerusalemme S. B. Foaud Twal, è concelebrata da decine di sacerdoti. Presente anche, come consuetudine, il presidente palestinese Abu Mazen.
In una chiesa stracolma di gente, soprattutto pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, l’omelia del patriarca latino è un richiamo forte …
Ricordando tutti i drammi dell’umanità comprese le “difficili situazioni in Egitto e Iraq, e la tragedia siriana”, mons Twal definisce una “lunga notte di conflitti, di guerre, di distruzione, di paura, di odio, di razzismo, quella nella quale è immerso il mondo e il Medio Oriente” in particolare.
“O Bambino di Betlemme, siamo stanchi” – dice in tono accorato.
“Ma non dobbiamo mai cedere alla disperazione – prosegue - perché Gesù Salvatore ci annuncia che la pace è possibile, che la fiamma della speranza rimane viva, che la giustizia, la pace e la riconciliazione verranno. Da Betlemme è partito il messaggio della Salvezza; ed è a Betlemme che dobbiamo guardare”. Sperando ancora nella “pace di Cristo che è universale e basata sulla giustizia”.
“La nostra terra è santa – prosegue - e in quanto tale deve avere da noi una risposta di fedeltà perché la nostra permanenza in questa terra è una vocazione divina, una benedizione, un privilegio.
Infine un appello per “ i vescovi e le religiose della Siria che sono stati rapiti. In questa notte, preghiamo per il loro ritorno e perché sia loro restituita la dignità. Ricordati di loro, Signore, e di tutti i rifugiati”.
Intanto alla stessa ora un’altra messa, più intima più raccolta, viene celebrata proprio nella Grotta presso l’altare della mangiatoia ….
E’ partecipata in particolare dai fedeli della parrocchia cattolica latina di Betlemme e presieduta da loro parroco abuna Nerwan Nasser.
Verso l’una e trenta termina la solenne celebrazione in Santa Caterina. Il Patriarca scende in grotta con il Bambinello, per porlo nel luogo in cui avvenne la nascita del Figlio di Dio.
“Qui dalla Vergine Maria è nato Gesù Cristo” dice la scritta sulla stella d’argento.
E qui per tutta la notte si celebreranno Sante Messe, in un ininterrotto e commosso susseguirsi di canti, di preghiera e di commozione … E’ questo il luogo del Natale.
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