PAUL NORDHAUSEN Direttore Pedagogico – Beit Noah - Tabgha All'inizio l'idea era quella di ricreare una sorta di “arca di Noè”, cioè un posto dove tutti potevano venire, dove chiunque “può essere salvato”. PAUL NORDHAUSEN Direttore Pedagogico – Beit Noah - Tabgha Questa era l'idea iniziale... Poi abbiamo scoperto che il nome “Noè “ha anche un altro significato, quello di “riposo” . E questo ha dato un significato aggiuntivo, molto appropriato, al luogo Non solo quindi un luogo di ritiro: Beit Noah è casa, è accoglienza, è amore! Situato sulle rive del lago di Tiberiade, a Tabgha, ai piedi delle 7 sorgenti, sorge nei medesimi luoghi dove Gesù amava ritirarsi per pregare, incontrare la gente e insegnare. (Mt 15,39), su quel lago di vita che Lui ha scelto per guarire gli ammalati…. P. JONAS TRAGESER, osb Priore Monastero benedettino di Tabgha Beit Noah è un progetto benedettino fin dall'inizio. In questo luogo si fa memoria del racconto della moltiplicazione del pane: "Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'!". Un Vangelo che prende vita qui a Beit Noah, perché le persone possono venire a riposare: dalle loro angosce, dalla loro sofferenza, dalla loro solitudine PAUL NORDHAUSEN Direttore Pedagogico – Beit Noah - Tabgha “Qui si può trovare un paradiso di “sicurezza”, di amore e di pace, ognuno a modo suo. È un luogo di profonda spiritualità e penso che chiunque venga qui lo possa percepire immediatamente Qui trovano “casa” pronta ad accoglierli oltre 30 istituzioni israeliane, palestinesi ma anche internazionali che si occupano di coloro che vivono ai margini della società. Ad un prezzo simbolico riescono a far vivere momenti felici, a riportare un sorriso a chi vive una difficoltà, a vivere una bella vacanza. L’aiuto dei volontari, americani e tedeschi, è fondamentale! PAUL NORDHAUSEN Direttore Pedagodico – Beit Noah – Tabgha Abbiamo un team di sei giovani volontari che stanno con noi un anno. Per me questo è il più grande dono che possiamo ricevere: ragazzi che danno un anno della propria vita per gli altri. Alloggi semplici, una cucina comune, un’area barbecue, un braciere attorno al quale sedersi… A Beiit Noah tutto è fatto in modo per stare insieme. Qui Le barriere architettoniche cadono: tutti trovano una speranza! P. JONAS TRAGESER, osb Priore Monastero benedettino di Tabgha Vengono da noi per stare in questo posto meraviglioso, in questo piccolo paradiso, per sé stessi, nel silenzio, nella meditazione. Qui si ritrovano, si incontrano di nuovo, godono di questo posto e forse trovano una nuova ispirazione per la loro vita PAUL NORDHAUSEN Direttore Pedagodico – Beit Noah – Tabgha Diciamo sempre che dal cancello, lassù, entrano esseri umani, non palestinesi, o israeliani, non cristiani ebrei o musulmani: cerchiamo di accogliere l'essere umano. Questo è il nostro primo saluto. PAUL NORDHAUSEN Direttore Pedagodico – Beit Noah – Tabgha Invitiamo tutti voi a condividere quello che abbiamo, e se possibile, venite a trovarci, Read More