I francescani sulle orme di Gesù a Betania e sul Monte degli Ulivi

2017-07-31 11:39:08
"Un amico fedele è una protezione eccezionale: chi lo trova, trova un tesoro”. L’affermazione, contenuta nella Sacre Scritture, ci fa comprendere il valore dell’amicizia… Lo stesso Gesù d’altronde aveva i suoi amici…. É ciò che abbiamo riscoperto a Betania, piccolo villaggio situato a tre km da Gerusalemme. P. MICHEL SARQUAH, ofm Responsabile Santuario di Betania “Gesù veniva sempre qui a Betania a trovare la famiglia di Maria, Marta e Lazzaro. Come uomo aveva bisogno di amici, di fare visita a questi amici, di parlare e vivere momenti insieme a loro... “ E chi erano questi amici di Gesù? P. DIEGO DALLA GASSA, ofm Responsabile del Romitaggio del Getsemani “Erano persone attratte da lui. Si sono mostrate accoglienti, amavano il Maestro. Per questo nel Vangelo di Giovanni si dice che Gesù amava Marta, amava Maria, amava Lazzaro. Trovò persone disponibili, come dei bambini adulti, sempre disponibili ad accogliere il Maestro”. Il giorno in cui la Chiesa ha celebrato la festa dei santi Marta, Maria e Lazzaro, il superiore del Convento di San Salvatore, padre Marcelo Cichinelli, ha celebrato una messa. Durante l’omelia il responsabile della chiesa, Padre Michael Sarquah, ha parlato, ovviamente, dell’amicizia. Ha detto che è una cosa molto preziosa e che Cristo, come amico vero, corse dei rischi per Lazzaro, fratello di Marta e Maria. Gli restituì la vita per dire che Lui e i suoi discepoli sarebbero risorti”. Ma com’era Betania al tempo di Gesù? P. DIEGO DALLA GASSA, ofm Responsabile del Romitaggio del Getsemani “Questo è un mistero, dovremmo tornare indietro nel tempo… Ma cosa possiamo sapere? Che Gesù ha bisogno di essere accolto. Lì si sentiva accolto e ancora oggi chiede questa accoglienza. Sia dato anche a noi di essere piccole Betanie”. Dopo la Messa, tutti sono andati in processione verso il luogo in cui Gesù resuscitò Lazzaro. Dopo un breve momento di preghiera, i presenti sono potuti entrare per rivolgere anche lì le loro preghiere a Dio. In seguito, seguendo un’antica tradizione, frati e pellegrini si sono diretti al Monte degli Ulivi. In primo luogo, hanno pregato nella Cappella dell’Ascensione, luogo in cui, secondo la Tradizione, Gesù ascese al Cielo. Infine, si sono diretti alla Chiesa del “Pater Noster”, luogo in cui Cristo stesso insegnò ai discepoli la preghiera del Padre Nostro. P. DIEGO DALLA GASSA, ofm Responsabile del Romitaggio del Getsemani “Noi frati vogliamo passare per i luoghi in cui Gesù ha fatto incontri, ha pregato, ha insegnato. Si sa dal Vangelo che, uscendo da Betania, Gesù viene verso questo Monte ed è qui che non solo incontra le persone, gli amici, i discepoli… ma insegna loro la preghiera del Padre Nostro. Ecco perché abbiamo bisogno di venire qui e toccare con mano i luoghi in cui Gesù ha insegnato, ha fatto incontri e soprattutto ci ha aiutato a incontrare Dio Padre”.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.