Apre a Gerusalemme il Terra Sancta Museum – Via Dolorosa

2016-04-06 13:25:08
Da metà marzo 2016 Gerusalemme ospita un nuovo museo tra le mura della città vecchia , presso il convento della Flagellazione. Si chiama “Terra Sancta Museum – Via Dolorosa” ed è la sezione multimediale di un progetto ambizioso che prevede la realizzazione entro il 2017 di altre due aree, quella archeologica e quella storica. MANUELA PEGORARO Project Manager Terra Sancta Museum – Via Dolorosa /ATS “È pensato soprattutto per i pellegrini che vengono qui e vogliono scoprire che cos'è la Via Dolorosa, dove si trova, perché si trova all'interno del mercato della città adesso e con questa installazione multimediale in 15 minuti un pellegrino ma anche un visitatore normale può capire dove si trova e dove tutto è cominciato”. Il progetto è promosso dalla Custodia Francescana in collaborazione con vari partner, locali e stranieri, con l’obiettivo di puntare l’attenzione sulla Terra Santa, sui patrimoni artistici, religiosi e storici in essa racchiusi, a partire dal punto di partenza della via Dolorosa, la via Crucis di Gerusalemme. P. EUGENIO ALLIATA, ofm Direttore Museo Archeologico Studium Biblicum Franciscanum “Ci troviamo nell’area dell’antica Torre Antonia, la quale è stata distrutta dai romani durante la guerra giudaica nel 70 d.C. e da allora non è più stata ricostruita. I pellegrini da secoli hanno scelto la Fortezza Antonia come il luogo del pretorio. Tutti si recano in questo luogo dove siamo noi per commemorare la condanna di Gesù Cristo, quando Gesù comincia portando la croce il suo viaggio verso il Calvario”. GABRIELE ALLEVI Museologo “La cosa straordinaria è proprio che il luogo in cui svolgiamo l'installazione multimediale è anche il luogo in cui sono venuti alla luce i reperti archeologici, quindi noi partiamo in questa emotiva comunicazione dentro un luogo di altissimo valore storico e archeologico”. GIOVANNI TORTELLI Architetto “Il pellegrino veramente qui in questo luogo si renderà conto del percorso e dei passi che ha fatto la storia, attraverso proprio dei segni che sono quelli delle pietre che sono collocati nei punti salienti di questo spazio. E attraverso proprio i frammenti delle varie architetture da Erode, a Adriano, fino a quella dei crociati si capirà da parte di tutti come si è evoluta la storia di questo luogo e della città”. L’esperienza che il Museo propone non è riservata soltanto ai pellegrini: se da un lato offre la possibilità di immedesimarsi con i fatti della passione, morte e resurrezione di Gesù, dall’altro offre una prospettiva storica e artistica inedite della città, grazie anche ad un accurato lavoro di ricerca e di utilizzo di fonti storiche e letterarie. GABRIELE ALLEVI Museologo “I luoghi della devozione cristiana sono luoghi che appartengono di diritto all'identità della città di Gerusalemme. Oggi per un qualsiasi turista, per un qualsiasi residente, a qualunque religione o cultura appartenga, questi luoghi sono parte integrante della loro identità e quindi penso sia importante per un residente, per un cittadino o un turista visitare questi luoghi conoscendone l'origine, conoscendone la radice storica e culturale”. La visita, fruibile in 8 lingue diverse, dura 15 minuti e si sviluppa in tre fasi che mescolano l’esperienza multimediale con quella concreta di un sito archeologico. CHARLOTTE TAMSCHICK Direttore Creativo - Tamschick Media+Space “È una modalità molto speciale perché non è il classico format di museo: c’è una combinazione di luci, suoni e proiezioni che aiuta i visitatori a trovare un modo per conoscere meglio la storia ed è un tipo di story telling molto emozionale”. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17 o alle 18 nell'orario estivo. Si può prenotare attraverso il Franciscan Pilgrims Office o tramite il sito del museo che è www.terrasanctamuseum.org
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.