Dal Libano Fra Toufic Mehri della Custodia di Terra Santa, testimonia la forza della fede
2024-10-17 06:55:00
Fra Toufic Bou Mehri, della Custodia di Terra Santa in Libano, ci testimonia la situazione attuale dei frati e della gente. Lui ci racconta che la città di Tiro era calma e le bombe lì non arrivavano. Ma dopo il 20 settembre, il quadro è cambiato. In quell’occasione hanno accolto nel convento circa 160 persone, di cui 70 bambini, con i loro genitori, e 20 anziani.
Fr. TOUFIC BOU MEHRI, ofm
Parroco latino - Tiro - Sud Libano
Sabato un razzo è arrivato proprio vicino al convento, a 20 metri dal limite del convento, e le pietre sono cadute proprio nel cortile: due bambini sono rimasti feriti.
Allora la gente è stata terrorizzata. Abbiamo accolto dentro il convento una famiglia distrutta, o chi è rimasto vivo da questo massacro, nove case sono cadute giù. Così la gente, terrorizzata, ha cominciato a lasciare pure l'ultimo rifugio che hanno trovato nel sud del Libano, a Tiro, nel convento di Sant’Antonio, della Custodia di Terra Santa.
Con i bombardamenti molto vicini, la gente è rimasta impaurita e pian pian è andata in cerca di luoghi piu sicuri. Essendo la parrocchia mezza vuota, i frati hanno pensato di essere più utili altrove. Costretti dalla situazione hanno così chiuso le porte del convento di Tiro, il 1 ottobre, e si sono trasferiti a Beirut.
Fr. TOUFIC BOU MEHRI, ofm
Parroco latino - Tiro - Sud Libano
Abbiamo portato con noi il Santissimo, le reliquie del convento e l'Olio Santo e siamo partiti. Fino a Saida, a metà strada non c'era nessuna macchina. Da Saida in poi abbiamo cominciato a sentire come se ci trovassimo in un altro paese e così abbiamo dovuto chiudere un capitolo, chiudere il convento e venire a Beirut per iniziare un nuovo capitolo.
Lui ci racconta come è stato confortato dalla fede, dalla certezza che il Signore è con loro. Una vicinanza che si manifesta principalmente tramite gli aiuti delle persone che vogliono dare una mano ed essere loro vicini.
Fr. TOUFIC BOU MEHRI, ofm
Parroco latino - Tiro - Sud Libano
Perfino dalla Siria, povera, in questi momenti che stiamo vivendo, qualcuno ha chiamato per dirmi: “Padre, ho sentito quello che state facendo, io voglio partecipare e voglio esservi vicino.” Sentirsi non soli già è un grande aiuto per noi. Sentire che nel nostro grido “basta guerra” allora non siamo soli. La guerra, le bombe, non hanno mai portato né pace né diritto, portano odio e divisione tra la gente.
La comunità francescana del Libano si fa vicina alla sua gente. Sono oltre 170 famiglie quelle aiutate da loro a superare tutti i momenti della giornata. Cercando di essere operatori di pace, vivendo la carità e la fraternità.
Fr. TOUFIC BOU MEHRI, ofm
Parroco latino - Tiro - Sud Libano
La domanda grande che si fa, “Come si può vedere Dio in questo”? Questo mese abbiamo celebrato San Francesco. Lui che ha sentito da Dio: “Francesco, alzati e ripara la mia casa, non vedi che è in rovina?” Allora ho meditato, ho pregato e ho pensato. Se a Francesco il Signore gli ha parlato delle rovine della Chiesa, allora sì, è un grande esame anche per noi. Sentire il Signore, parlarci anche dalle rovine. E dalle rovine il Signore parla.
Sconfitte non ci sono, c'è il Signore che è riuscito pure a vincere la morte. Non soltanto la croce. E allora ascoltare il Signore dalle rovine, ascoltare il Signore in questi momenti difficili, ci fa capire che è il vero cristiano che sa portare la sua croce colui che va avanti.
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