Un rifugio amorevole per i bambini senza identità
2024-09-30 10:14:51
Il messaggio di amore e misericordia incarnato da San Vincenzo de' Paoli vive attraverso il servizio delle Suore della Carità di Betlemme.
Padre Khalil Maroun
Lazzarista
San Vincenzo ci ha insegnato che l'amore è un fuoco e che questo fuoco deve diffondersi e non spegnersi mai. Prego affinché un fuoco possa ardere dentro ognuno di noi e accendere uno spirito di amore per tutti i poveri e gli emarginati.
Nella loro calda casa che è un rifugio per cuori spezzati e anime vulnerabili, le Suore della Carità di San Vincenzo, accolgono gli orfani e danno loro ciò che hanno perso dalla nascita: amore, cura e sicurezza.
Suor Lodi
Suore della Carità-San Vincenzo
Stiamo seguendo le orme delle suore che sono venute in questo convento dal 1884 e hanno portato qui il loro messaggio e la loro vita. I bambini sono vita e anima. È stato deciso che mi sarei trasferita qui. Rivivo la mia infanzia con questi bambini, perché loro sono amore, gioia e sorrisi. Questo è un messaggio molto importante : noi stiamo vivendo la nostra maternità con questi bambini.
Suor Lodi,
Suore della Carità-San Vincenzo
Mi commuovo molto quando i bambini vanno a dormire, perché è la madre che dà affetto al bambino. Quando sento i bambini chiamarmi “mamma”, mi commuovo molto e devo dare molto, perché questi bambini sono i nostri figli e fratelli.
San Vincenzo de' Paoli, il padre dei poveri, visse in un periodo di grande disuguaglianza sociale ed economica, ma vide nei poveri e negli emarginati il volto sofferente di Cristo. Per celebrare il suo anniversario, le Suore della Carità di San Vincenzo hanno celebrato una messa solenne il 28 settembre, presieduta da Padre Khalil Maroun presenza di un gran numero di residenti della città.
Padre Khalil Maroun
Lazzarista
Gesù dice: Avevo fame e mi avete dato da mangiare. Avevo sete e mi avete dato da bere. Ero nudo e in carcere, mi avete vestito e mi avete visitato. Siamo in tempi di guerra e di difficoltà, soprattutto nella città di Betlemme, questa zona isolata e deserta, ha sempre bisogno di aiuto. Abbiamo bisogno di solidarietà reciproca. San Vincenzo ci chiede di aprire le nostre porte e di aiutare in qualsiasi modo possiamo.
L'occasione ci ricorda di riflettere sulla chiamata di ognuno di noi ad essere un ponte tra cielo e terra, seguendo l'esempio di San Vincenzo, e di vivere il messaggio dell’amore con una generosità senza limiti.
Suhaila Thalgieh
Betlemme
Il mio appello è all'intera comunità palestinese, così come all'intera comunità locale in tutte le sue forme, per sostenere questa istituzione. Questi bambini sono i nostri figli. Dobbiamo essere al loro fianco, aiutarli e fare in modo che questa casa resti in piedi. Cinquanta bambini hanno bisogno di servizi, cure mediche, assistenza e istruzione. Hanno bisogno di piccoli posti dove poter vivere la loro vita normalmente. Tutto questo viene fornito al bambino palestinese emarginato da questa casa, così piccola eppure così grande.
Vedi anche
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.