7. Il Padre Nostro: Padre che sei nei cieli

2020-12-16 13:04:01
Nella settima catechesi sulla preghiera del Padre Nostro Papa Francesco ha detto che: “Il primo passo di ogni preghiera cristiana è l’ingresso in un mistero, quello della paternità di Dio. Per comprendere in quale misura Dio è nostro Padre, pensiamo alle figure dei nostri genitori. A un certo punto, però, dobbiamo sempre ‘raffinarle’, ‘purificarle’”, ha detto il Papa. Fr. JAKUB WASZKOWIAK, ofm Professore "Quando usiamo questa parola, “Padre”, involontariamente il nostro pensiero si rivolge al nostro padre di casa, al padre naturale. Lo facciamo inconsciamente." “Ecco perché - ha spiegato il Pontefice - quando parliamo di Dio come ‘Padre’, mentre pensiamo all’immagine dei nostri genitori, soprattutto se ci hanno amato, allo stesso tempo dobbiamo andare oltre. Perché l’amore di Dio è quello del Padre “ che è nei cieli”, secondo l’espressione che Gesù ci invita a usare: l’amore totale che sperimentiamo in questa vita, anche se in modo imperfetto”. Fr. JAKUB WASZKOWIAK, ofm Professore "Per cui è vero che ci riesce difficile comprendere bene cosa significhi il Padre Celeste. In cosa consiste la differenza principale rispetto ai genitori terreni? Nel fatto che i nostri genitori naturali non sono perfetti, tutti hanno dei difetti, mentre il nostro Padre Celeste è perfetto, non sbaglia." Il Papa parla anche di quando amiamo in modo fragile, citando un brano del capitolo 6 del libro del profeta Osea che dice: “Il vostro amore è come la nube della mattina che ben presto svanisce”. Fr. JAKUB WASZKOWIAK, ofm Professore "Quando parliamo dell’imperfezione dell’amore dobbiamo accettare queste due posizioni, queste due realtà: io sono imperfetto, ma voglio cambiare la mia vita con l’aiuto di Dio, l’amore non può essere compreso solo come un sentimento, come qualcosa che è sempre piacevole, no. Io intendo l’amore come un comportamento che aiuta gli altri a ottenere la Salvezza." Alla fine della catechesi il Papa dice che: “L’espressione “nei cieli” non esprime distanza, ma una differenza radicale dell’amore, un’altra dimensione dell’amore: un amore instancabile, un amore che resterà per sempre e, inoltre, che è sempre a portata di mano. Basta dire “Padre Nostro che sei nei cieli” e quell’amore arriva”.
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino
Ad ogni passo, ad ogni battito: San Nicola il Pellegrino

San Nicola il Pellegrino è un ragazzo greco nato nel 1075, che quando aveva otto anni ha incontrato Gesù e vedendolo ha ricevuto da lui la preghiera del cuore. È Stato venerato santo dai cattolici ed è rimasto tale per circa nove secoli. Nel 2023, gli ortodossi greci d'Italia, lo hanno inserito nel proprio calendario liturgico. Un santo davvero ecumenico, che ha tanto da dire ai pellegrini che oggi vengono a Gerusalemme. La sua vita è scritta nel libro di Mons. Natale Albino, diplomatico della Santa Sede.