Caritas Baby Hospital ed Effetà, la musica del Natale a Betlemme
2020-01-02 07:37:01
Un momento di profondo dialogo passa, attraverso le corde di un violino, tra un giovane musicista e un bambino nato da otto giorni che ha bisogno di stare ancora per un po’ in un’ incubatrice. E’ un piccolo ed unico concerto quello che si svolge nel reparto di Neonatologia del Caritas Baby Hospital di Betlemme, che lascia tutti meravigliati, ad ascoltare in silenzio.
SAMIRA AREKAT
Mamma di Yousef
“La musica è bellissima ed è molto importante per i bambini, perchè la sua delicatezza li aiuta nel percorso di guarigione.”
MARTINO COLOMBO
Musicista italiano
“In quel momento lí col bambino è stata una cosa molto intima, dovuta a quel bambino e basta. Sono molto contento di averla fatta perchè ho varie amicizie che hanno dovuto passare questo momento in Italia e quindi so cosa significa: è una cosa molto difficile da affrontare, e quindi sono contento di averli potuti aiutare qua.”
Sr. LUCIA CORRADIN
Direttrice infermieristica “Caritas Baby Hospital” Betlemme
“Era interessante vedere come la respirazione di questi bambini diventava più normale: i bambini che erano irrequieti, che erano nervosi inizialmente, poi si sono rilassati e addormentati. Hanno ridestato nel loro cuore, nella loro mente, il grembo materno. Questo ritornare nel grembo della madre che vuol dire ritornare ad essere ancora una volta protetti, custoditi, amati, benvoluti.”
Ta le corsie dell’ospedale risuonano le musiche di Natale: una mattinata diversa per i suoi piccoli pazienti ma anche per i musicisti di questa giovane orchestra provenienti da vari paesi, che a Betlemme hanno trovato un palcoscenico speciale.
Il Caritas Baby Hospital, con i suoi 74 posti letto, i reparti di neonatologia e terapia intensiva neonatale pediatrica, è infatti ancora oggi l’unico ospedale pediatrico presente in Cisgiordania. Senza distinzione di popolo o di religione, accoglie dai bambini nati prematuri fino ai ragazzi di 14 anni.
PAOLO OLMI
Direttore “Young Musicians European Orchestra”
“Quando siamo venuti qui la prima volta, nel 2011, l’arcivescovo di Ravenna presentando questa iniziativa ha detto “voi avete una grossa responsabilità perchè voi andate a fare musica a Betlemme per Natale, e questo è il ruolo che nel racconto della Natività avevano gli angeli”. Perchè gli angeli, come è scritto nel Vangelo, cantavano “Pace in Terra…”, noi suoniamo: quindi sentiamo molto bene questo ruolo. E sappiamo anche - lo abbiamo visto, lo sapevamo - che in tutte le culture le nostre canzoni, le nostre musiche di Natale, mettono insieme le persone.”
Poi la magia della musica si sposta ad Effetà, la struttura che a Betlemme si prende cura dei bambini sordomuti. L’incontro con i musicisti si trasforma subito in una grande gioco, con i bambini impegnati ad “ascoltare” gli strumenti musicali in un modo del tutto particolare…
SANCHO ALMENDRAL
Musicista spagnolo
“Loro hanno il loro modo di sentire: non hanno la capacità di sentire le onde nelle orecchie ma le onde hanno il potere di trasmettersi dappertutto, quindi diciamo che loro possono quasi sentire dalle mani. Alle fine ho sperimentato quello che facciamo con tutti i bambini del mondo: l’innocenza e la naturalità tra gli esseri umani: il problema è che non abbiamo questo contatto cosí spesso come dovrebbe essere. E’ questo il vero problema.”
Soundtrack: Captured on the field
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