Giuseppe di Arimatea, la tenerezza per il Maestro
2022-03-29 07:10:41
Fr. ENRICO MAIORANO, ofm cap.
Studente Scienze bibliche e archeologia - Gerusalemme
“Stiamo entrando nella Basilica del Santo Sepolcro. Nel cuore di questa basilica c’è l’edicola dell’Anastasis, cioè della Risurrezione. All’interno c’è il sepolcro di Gesù, la tomba vuota, perché qui Gesù è risorto nel terzo giorno dalla sepoltura”.
Fra Enrico Maiorano ci porta al Santo Sepolcro a conoscere Giuseppe di Arimatea, che offrì la sua tomba ed ebbe cura del corpo di Gesù al momento della sepoltura
Fr. ENRICO MAIORANO, ofm cap.
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“Siamo a pochi metri dal Calvario, il luogo dove Gesù fu crocifisso. Al tempo di Gesù tutta questa zona era un’area funebre, con diversi sepolcri scavati nella roccia. Sappiamo dal Vangelo che il sepolcro di Gesù era un sepolcro nuovo fu sepolto era nuovo, e apparteneva a Giuseppe d’Arimatea”.
Fr. ENRICO MAIORANO, ofm cap.
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“Giuseppe era appunto di Arimatea, una cittadina a nord-ovest di Gerusalemme. Era un membro del Sinedrio, la massima autorità giudaica del tempo per le questioni di ordine giuridico e religioso. Secondo il Vangelo di Luca, Giuseppe non condivise la decisione di uccidere Gesù. Matteo e Giovanni aggiungono che sia stato addirittura un suo seguace. Tutti e quattro i Vangeli concordano nel dire che Giuseppe andò di persona da Pilato, per chiedere il corpo di Gesù, lo depose dalla croce, lo unse con oli aromatici e lo seppellì in un sepolcro di sua proprietà, scavato nella roccia. Tutto si svolse in fretta perché stava per iniziare il sabato, il giorno del riposo giudaico”.
Fr. ENRICO MAIORANO, ofm cap.
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“Probabilmente Giuseppe è uno dei pochi a toccare il corpo di Gesù morto. Seppellire i morti è un’opera di misericordia e in questo momento Giuseppe d’Arimatea diede prova del suo grande amore, della sua cura verso quest’uomo, Gesù di Nazareth”.
Fr. ENRICO MAIORANO, ofm cap.
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“Una suggestione che il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I ha espresso in una preghiera scritta proprio a riguardo della deposizione di Gesù:
‘Un Giuseppe ti ha protetto quando eri bambino.
Un altro ti schioda dolcemente dalla croce.
Nelle sue mani tu sei più abbandonato
di un bimbo nelle mani della madre.
Egli depone nel grembo della roccia
La reliquia del tuo corpo immacolato’”.
Fr. ENRICO MAIORANO, ofm cap.
Studente Scienze bibliche e archeologia - Gerusalemme
“Giuseppe offrì un sepolcro nuovo per seppellire Gesù e noi oggi qui a Gerusalemme veneriamo proprio quel sepolcro che ritornò ad essere vuoto. Sepolcro è una parola greca che ha a che fare con la memoria. Infatti il sepolcro è il luogo della memoria. Ma, mentre presso tutti i sepolcri del mondo si va a ricordare un morto, solo qui si viene per ricordare un vivente”.
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