Natale ortodosso, da Betlemme la preghiera per la fine della pandemia
2022-01-06 16:32:04
Il Natale racchiude in sé i valori di amore, pace, solidarietà e di unità tra le persone. Con questi sentimenti, tante famiglie e fedeli sono giunti a Betlemme dalla Galilea per celebrare il Natale insieme ai fedeli locali e ricompensarli almeno un po’, dopo due anni di assenza di pellegrini.
BADI'AH ATIQ
Nazaret
“Betlemme deve rinascere a Natale! Il tempo di Natale è un tempo di bontà, benedizione e pace: ognuno di noi ha voluto essere qui personalmente, io ho organizzato un autobus per venire qui a celebrare il Natale e sostenere la gente di Betlemme. Siamo venuti qui da tutta la Galilea, dai villaggi... è una cosa commovente”.
Il 6 gennaio si sono aperte le celebrazioni del Natale per le Chiese che seguono il calendario giuliano. È il giorno dell’ingresso solenne dei patriarchi: il monaco Simeone, rappresentante del vicario patriarcale dei siro-ortodossi a Gerusalemme e in Giordania, Anba Antonios, metropolita di Gerusalemme dei Copti, e infine il patriarca greco-ortodosso della Città Santa e di tutta la Palestina, S.B. Teofilo III.
S.B. TEOFILO III
Patriarca della Città Santa e di tutta la Palestina per i Greci Ortodossi
“Chiediamo al Signore che ci dia salute, forza e pazienza per rimanere nel nostro Paese, nella città di Betlemme, il paese della pace”.
ANBA ANTONIOS
Metropolita di Gerusalemme dei Copti
“In questo luogo gli angeli diedero l’annuncio ai pastori con le parole “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”. Auguriamo pace al mondo intero e che passi finalmente questa epidemia. Preghiamo e diciamo: “O Signore, fai cessare questa epidemia, e dona a tutti i popoli pace e gioia”.
Monaco SIMEONE
Rappresentante del vicario patriarcale dei siro-ortodossi a Gerusalemme e in Giordania
“Signore, donaci giorni benedetti! I paesi si aprano gli uni agli altri, e i turisti tornino da tutto il mondo, come succedeva fino a due anni fa, prima dell’epidemia di Coronavirus. Lo chiediamo con tutta la nostra speranza, amore e fede. Buon Natale!”
La nascita di Cristo a Betlemme è il dono più grande che Dio ha fatto all’umanità. Una fonte di gioia e speranza anche nei momenti di difficoltà.
Cristiana di Gerusalemme
“Se Dio vuole, il nuovo anno sarà un anno di bontà e di amore, un anno in cui dimenticare il dolore, i problemi e la epidemia di questi anni. Tutti noi speriamo che il Re della pace porti pace e bontà nei nostri cuori, e che il bene prevarrà sul male”.
In questa festa del Natale ortodosso da Betlemme si elevano preghiere per la salute, il benessere e la pace
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